'4 palpebre, ai nipitclli? Ma credete voi che i popoli che furono, o che sono, lungi dalla cultura d’Europa, vorrebbero meno ridere deJfatti nostri? Siamo noi sicuri in tutto dal ridicolo? Chi lo crede? Ma le bisacce son volte al di dietro, e noi non ce ne accorgiamo : intanto, che noi siamo come quell’uomo di Dante, il quale porta festuca o altro in capo, e non se ne avvede, che va intorno, e fa rider la gente, mentre egli andrà forse pensando di darle pur soggezione. Ora io mi figuro che un uomo dei popoli detti di sopra, venisse ineco ad aggirarsi un giorno di festa pel nostro passeggio. Che volete ch’egli dicesse, allorquando scoprisse che tutti gli occhi del mondo si sono a un tratto offuscati? Grandi e piccoli,giovani e vecchi, uomini e donne tutti di subito son fatti cicchi, ogni uomo a vedere ha mestieri d’andar armato di lenti, tal clic ormai non potete più essere quasi un galantuomo, se non avete sul naso un bel paio di lenti, od almeno almeno un cotal po’d’occhialctto alla mano? Che dovrebbe dunque pensare quest' uomo di noi ? egli certo crederebbe d’ esser caduto in terra di ciechi, od almeno dimanderebbe per qual delitto siasi rinnovata nel mondo l'antica piaga d’Egitto. Voi avreste un bel dargli ad intendere che ciò è niente, e come sarebbe a dire un vezzo di galanteria : ei