» 38 sa invenzione, e mi fece bouissiina compagnia ; tanto che la cosa passò poi in consuetudine, in uso, in debito da ambe le parti, e pei' quanto tardi mi riducessi a casa, la fedele mia guida, quel mio cortese pianeta stava fi sempre pronto a mostrarmi il cammino ; il che per altro non gl’impediva ch’ei non dirigesse ogni sera il corso anche d’altre vigilanti persone. Per male che gli andasser le cose, il signor A., alla porta del teatro, il signor B. ad un albergo, il signor C. in piazza al ritorno della conversazione, il signor I). ad un caffè, il signor E., il signor F. e via via, massime nell’ inverno, fino all’ X ed alla Z non gli avrebber fallito una volta. Egli poi sapeva cosi bene acconciare e dispor le varie faccende, che non solo giungeva a tempo per tutti, ma a taluno apriva per giunta la porla, accendeva-gli il lume, aiutavalo a trarsi gli stivali o altro che fosse. Mai passion, tal era appunto il nome o piuttosto la impresa da cui appellavasi qucl-l’industre, era un vecchiotto ben tarchiato, rubizzo, pien di facezie e di allegri motti alla sua foggia, ed il quale avea cosi grandi amicizie, anzi un’ amicizia così universale che in ogni strada di Venezia era sempre ia mezzo a’suoi cari. Caro là, e qui gettava un saluto, là un baciamano e quivi un bel detto ch’era un amore il sentirlo. Girando per la città, ora m’ accadeva