igo scrive, il richiede. Noi non vogliamo esser solo ammaestrati; ¿ancora mestieri la lusinga del piacere per farlo efficacemente, e lo stile della Mi-cliiel è adatto perfettamente a un tal fine. Ma l’affettuoso o il fiorito, non è esclusivo carattere della sua orazione, ed ella secondo bisogno si leva ancora a grandi concetti: prendetene esempio là dove nella Festa perla difesa di Scutari ci narra la morte dell’ imperator l’aleologo, quand’egli, solo, abbandonato dai suoi, là sulle mura di Costantinopoli sostiene l’assalto dei Turchi: » Egli (continua l’A.), deposte le insegne imperiali, precipita colla spada alla inano nel più folto delle schiere nemiche, fa sforzi di valor sovrumano; e il suo formidabile braccio arresta per qualche istante ancora quel celebre impero, eh’ è già sull’ orlo del precipizio, e trova alfin quella morte, che desiderava, manifestando nel tempo stesso potervi essere una vinta grandezza di gran lunga superiore alla vittoria. » Se non che egli converrebbe trascrivere tutto quanto è il libro a voler cogli e-sempi avvalorare le virtù della dizione, e noi saremo coutenti a quelle favilluzze, che qua e là abbiamo raccolto. Ciliare e spedite, sempre animate dalla passione e dall amore procedono le sue narrazioni. E noi prendiamo questa parola d’amore nel sen-