L’ITALIA AL CONGRESSO Il congresso di Berlino, auspice il principe di Bismaroh,il quale nell’interesse della Germania non desiderava di meglio che spingere l’Austria ad inorientarsi, sacrificò a questo concetto le aspira- zioni generose di coloro che avevano gloriosamente combattuto per la fede cristiana e per la patria. Spostando verso Oriente il centro di gravità del- l’impero Austro-ungarico, la Germania ha tutto da guadagnare per la influenza sua sulle provin- ole tedesche dell’impero degli Asburgo. E se è forse esagerato e prematuro il supporre, come si fece a quell’ epoca, che gli Hollenzollern pensino ad avere in un avvenire più o meno lontano con Trieste uno sbocco sull’Adriatico, certo il giorno in cui l’Austria diventasse vieppiù una nazione orien- tale, la potenza e la razza germanica gravitereb- bero da quella parte, non so con quanto vantaggio per l’Italia che, per non parlare d’ altro, sarebbe subito schiacciata nella concorrenza commerciale, dalla prodigiosa attività dell’ industria tedesca, e dallo sviluppo enorme che in questi ultimi anni la Germania ha dato alla sua marina mercantile. D’ altra parte, spingendo l’Austria a pochi anni di distanza dalla perdita del Lombardo-Ve- neto ad ingrandirsi dalla parte della penisola bal- canica, la Germania l’attraeva nell’ orbita sua, as- sicurandosi un’alleata fedele in una eventuale lotta contro la Russia, della quale provocava il risenti-