o Da Washington a Wilson Tali patti e gli Atti papali che li legittimavano, corrispondevano alla dottrina medioevale europea della sovranità territoriale, secondo la quale non si ammetteva il diritto d’ogni Stato europeo di acquistare per occupazione le nuove terre disabitate od abitate da popolazioni barbare, ma si consideravano tali regioni come una riserva territoriale che il Pontefice poteva attribuire a titolo derivativo ad una o ad altra sovranità secondo l’interesse, su ogni altro prevalente, della diffusione e della tutela della vera fede. A tale esclusività non si piegarono la Francia, l’Inghilterra e l’OIanda che, pur ammettendo la competenza del Pontefice, non volevano tollerare che la sua attribuzione potesse estendersi a zone sterminate nelle parti delle nuove terre non effettivamente occupate e governate. Tale opposizione si accentuò dopo che, per il diffondersi della Riforma, misconoscendosi anche la supremazia spirituale del Pontefice, non potevano più ammettersi dagli Stati dissidenti le facoltà temporali che da quella superiorità erano derivate. Le esplorazioni inglesi avevano seguito a breve distanza quelle spagnuole; e nel 1497 Giovanni Caboto, nella ricerca del passaggio ad occidente dall’Europa verso l’Asia, scopriva il Capo Breton aH’estrenio nord di quella che fu denominata più tardi la Nuova Scozia : scoperta che gli fruttò molte lodi e dal Re un compenso di dieci sterline. Nel maggio del 1498, mentre Colombo partiva per il suo terzo viaggio durante il quale scopriva il continente sud-americano, Sebastiano Caboto salpava da Bristol per ritentare la impresa paterna, e, pur non potendo effettuare il passaggio