Da Washington a Wilson fu John Adams che doveva poi essere il secondo Presidente della Confederazione. Nato nel 1735, egli discendeva da una famiglia immigrata nel 1636 dal Devonshire nel Massachussetts, ed ivi dedicatasi alla agricoltura. Studiò giurisprudenza e nel 1758 era stato ammesso all’esercizio della avvocatura. Fino dal 1761 avea cominciato a manifestare i suoi sentimenti circa la tutela e la garanzia dei diritti delle Colonie americane e si era segnalato per il fervore delle convinzioni e la equità della condotta : qualità che gli meritarono poi nel 1779 l’invio in Europa per negoziare un Trattato di pace ed un Trattato di commercio coll’Inghilterra ; missione nella quale fu coadiuvato da Franklin e da Jay. E fu specialmente per merito suo che la pace è stata negoziata senza subordinarne in alcun modo i patti agli interessi ed alle esigenze degli alleati francesi. Ma nel 1785, destinato a reggere la Legazione americana a Londra, iniziò la sua missione con un episodio che rivelò piuttosto il suo carattere franco e patriottico che non la sua riservatezza di diplomatico. Avendogli detto il Re Giorgio III che già era informato della sua scarsa fiducia nella Francia, Adams concluse la sua risposta dicendo : « Devo confessare a Vostra Maestà che io sento attaccamento soltanto per il mio paese ». Pochi suoi concittadini potevano vantare allora servigi pari ai suoi resi alla patria : nello sviluppo della vita pubblica del Massachussetts, nella preparazione della indipendenza delle Colonie, nei negoziati immediati e nella indicazione dell’indirizzo futuro da darsi alla politica estera. A questi successi non corrisposero poi le fortune della sua Presidenza