22 Da Washington a Wilson denza ». La prima Colonia che incaricò i suoi delegati di prenderne la iniziativa nel Congresso fu la Virginia il 15 maggio ; e il 7 giugno il suo delegato Richard Lee propose questa risoluzione, secondato da John Adams del Massachussetts. L’approvazione ne fu dilazionata costituendo una Commissione incaricata di redigere un motivato preambolo alla Dichiarazione. La Commissione fu costituita da Jefferson, Adams, Franklin, Sherman e Livingstone; e Jefferson fu incaricato dai colleglli della redazione. Il 2 luglio la risoluzione raccolse il voto affermativo di dieci Stati su dodici votanti, essendosi astenuto lo Stato di Nuova York ; il 4 luglio fu approvata la Dichiarazione nella quale fu modificato il testo proposto da Jefferson, omettendo la censura e la rinne-gazione di fratellanza col popolo inglese ed aggiungendo una invocazione della Divina Provvidenza. Notevole soprattutto ri era la affermazione che i Governi esistono soltanto per assicurare la felicità dei popoli e derivano la legittimità dei loro poteri dal consenso dei governati. La Dichiarazione comincia colla affermazione dei diritti dell’uomo ; poi enumera i torti subiti dalle Colonie ed i punti di giustificazione della loro rivolta ed infine afferma che « gli Stati Uniti, liberi ed indipendenti, sono immuni da ogni sudditanza alla Gran Bretagna e possiedono i diritti che competono agli Stati sovrani ». All’Inghilterra si faceva l’accusa di abuso di autorità, di legislazione differenziale fra territorio metropolitano e territorio coloniale e fra cittadini inglesi e cittadini anglo-ame-ricani ; e di pretesa di competenza suprema in tutto quanto riguardava la esistenza delle Colonie. Tutto