I. Canne e vicende della indipendenza americana 21 Era dunque naturale che nel secondo Congresso delle Colonie americane nel novembre 1775 si prospettasse chiaramente il progetto della secessione. Si decise a tal uopo di organizzare una forza armata complessiva delle Colonie che per la prima volta si definirono in una Risoluzione come unite e confederate e che ebbero facilitata la organizzazione militare dalla decisione della Convenzione del Massa chussetts di porre a disposizione del Congresso la sua milizia che diventava così il nucleo di un eser-cito federale. Nel tempo stesso il vincolo federativo era affermato anche col divieto di iniziative militari contro i territori inglesi del Canadà fatto alle singole Colonie e colla designazione a comandante in capo di Giorgio Washington che, ponendo alla testa dell’esercito costituito in gran parte dalle Colonie settentrionali un generale cittadino di uno Stato meridionale, rendeva più facile la coesione di quelle truppe. Gli eventi poi dimostrarono la felicità di questa scelta, quando il comandante rivelò quelle doti eminenti che tanta parte ebbero nel determinare le fortune militari immediate ed il successivo sviluppo civile delle Colonie ribelli. Nel maggio del 1776, quando già la rivolta si era estesa a quasi tutto il territorio coloniale ; quando già una delle Colonie, la Carolina del Nord, aveva prospettato nelle istruzioni ai suoi delegati del 12 aprile come sola soluzione possibile la separazione, e quando la resistenza coloniale era diventata più efficace col perfezionarsi dei suoi ordinamenti militari, si adunò a Filadelfia il terzo Congresso che il 4 luglio completò il movimento centrifugo delle Colonie americane approvando la « Dichiarazione di indipen-