1« Da Washington a Wilson si allontanò dall’aula del Consiglio, come dice il Doyle nella storia di questi prodromi della rivoluzione, la fedeltà delle Colonie « che gli eventi degli ultimi sei anni avevano minata, fu scossa in modo irreparabile ». Gli eventi precipitarono per effetto di quello che lo stesso autore ha definito un errore amministra tivo. Nel 1773 una legge proposta per venire in aiuto alla Compagnia delle Indie Orientali autorizzava quella Compagnia ad esportare il thè direttamente in America senza passare per un porto inglese, provvedendo perchè, nel caso di thè importato in Inghilterra e di là riesportato in America, la tassa di un scellino per ogni libbra di thè dovesse essere re stituita. Prima di questa legge la tassa sul thè importato dall’Onente in America era stata di uno scellino per lira ; quella legge lo ridnceva a tre pence limitatamente ai territori britannici d’America. Tali disposizioni furono accolte con ostilità nelle Colonie contro ogni previsione inglese. La importazione del thè aumentò notevolmente a Boston, a Charleston, a New York e a Filadelfia. La popolazione ne impedì la vendita persuadendo i venditori a togliere il loro thè dal mercato ; ma a Boston quelli che dovevano ricevere i carichi di thè non obbedirono alla intimazione. Tale rifiuto fu il segnale di un tumulto nel corso del quale la casa di uno di quei mercanti fu distrutta. Ogni tentativo di conciliazione fatto dal governatore fu inutile. All’awici-narsi della prima nave portante un carico di thè fu convocato un comizio con proclami che imprecavano al thè più violentemente che non si imprechi ora al L'alcool dai tealotnllcrs americani, e che di-