229 mia del funzionario imperiale e quella del magistrato indigeno elettivo, connesse nella medesima persona (1). La designazione di duces nazionali, nel territorio veneto, come nelle altre regioni italiche soggette al dominio esarcale, dal tempo della crisi iconoclasta fissò una pratica, che per consuetudine diventò un diritto, la coesistenza cioè in una medesima persona, di due funzioni, identiche o analoghe, di diversa origine e, secondo i tempi, di diversa capacità, l’una delegata da organi locali, qualunque essi fossero, 1’ altra conferita dalla superiore autorità sovrana. La genesi del rapido declino di questa, fino al suo annullamento, si può delineare con sufficente chiarezza. Più oscuro è invece il processo di formazione della potestà, che si origina localmente (2). Ha origine elettiva ? secondo quale procedura ? entro quali limiti ? a quali organi compete l’esercizio di tale diritto ? Il dux ripeteva il potere esercitato da una clientela militare (3) ; lo esercitava senza limiti di tempo, dittatorialmente, sottratto a ogni controllo, che non fosse stato quello indiretto del proprio exer-dtug. Si sostituiscano alle clientele militari, quelle civili, che sopra esse si riplasmano facilmente per l’identificarsi, in seguito al reclutamento militare locale, dell’exercitus nel populus, e si scoprirà l’abbozzo di un sistema iniziale elettivo, comunque attuato che tosto degenera, per mancanza di organi stabili e coerenti, nell’esercizio arbitrario degli attributi della podestà sovrana. Il pronunciamento militare non ha virtù di perfezionare il legittimo esercizio di poteri. Difficilmente si può ravvisare nell’intervento più o meno sporadico di raduni collettivi dei primi tempi la figura di un’assemblea popolare, quale organo elettorale che eserciti la suprema podestà sovrana (4). Non si può fare appello al presunto sistema pauliciano, perchè, ricomposto com’è tardivamente dai cronisti sopra lo schema della procedura vigente a qualche secolo di (1) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 95. (2) Cfr. Lentz, Das Verhältnis cit., p. 24 sg. ; Der allmähliche Uebergang cit., p. 68 sgg. (3) Lib. font. eccl. rom. Vita Oregorii II, ed. Duchesne, I, 404 : omnes Peniapolenses atque Venetiarum exercita ■ sibi omnes ubique in Italia duces ele-gerunt. (4) Cfr. Fxastri, L'assemblea cit., p. 8 sgg. Besta, Intorno a due oit., p. 225 sg.