130 Da Washington a Wilson americana divenne impossibile. Di ciò furono prove l’interesse suscitato in America dalle vicende della guerra cino-giapponese nel 1895 e l’azione mediatrice e moderatrice svolta dal Governo americano dieci anni più tardi nei negoziati di pace fra il Giappone e la Russia che si conclusero in territorio americano a Portsmouth il 5 settembre 1905 colla ospi talità e coi buoni uffici del Governo di Washington. Il vastissimo campo comune nel quale si succede vano ormai con alterna vicenda le coincidenze e le divergenze degli interessi e dei lini fra Stati Uniti e Stati europei, attraevano fatalmente gli uni e gli altri in un solo sistema di politica mondiale nel quale tutti egualmente dovevano essere dominati dalle stesse leggi storiche dell’equilibrio e dagli stessi pericoli di conflitti e nel quale tutti egualmente avrebbero potuto usufruire delle stesse garanzie della pace soltanto per effetto di un nuovo ed unico coordinamento sociale di tutti gli Stati del mondo. Durante il periodo della aspirazione all’Indipen-denza, gli Stati Uniti aveano trovato il loro uomo rappresentativo nella lotta per la libertà, nel suo conseguimento e nell’indirizzo di condotta indicato alla nuova Nazione, in Giorgio Washington. Nel periodo della lotta sud-americana per la libertà e del minacciato intervento europeo, degno rappresentante non solo delle aspirazioni degli Stati Uniti ma di quelle di tutta l’America assurta allo sviluppo di nuove libere Nazioni, fu Giacomo Monroe. Al lorchè, nel principio del secolo xx, diventava coni pleto il passaggio degli Stati Uniti dalla segregazione della loro vita continentale alla espansione