Da Washington a Wilson riuscita, avrebbe potuto anticipare di un secolo e mezzo la formazione dell’attuale «Commonwealth» dello Stato e dei Domimi britannici. Prima di arrivare alla Dichiarazione di indipendenza si ricorse nel 1775 ad una petizione del Congresso al re Giorgio III dettata da John Dickinson, delegato della Pennsilvania ed adottata l’8 luglio 1775 dal Congresso, firmata da 40 dei suoi membri e spedita in Inghilterra quando già era avvenuto qualche scontro fra truppe inglesi e coloni armati. La petizione indirizzata alla maestà del Re fu affidata a Riccardo Penn che il 1° settembre la presentò a Lord Dartmouth, segretario di Stato per le Colonie. Il re non volle ricevere la petizione e Dartmouth, sollecitato da Penn per una risposta, dichiarò che « siccome Sua Maestà non ha ricevuta la petizione nessuna risposta poteva esser data ». Così la petizione che era stata definita « il ramo d'ulivo » da John Adams, uno dei suoi firmatari, e che Edmondo Burke avea giudicato molto conveniente e dignitosa, non ebbe alcun risultato. Dopo il rifiuto del Re non restava alle Colonie altro mezzo che il ricorso alla sorte delle armi. Il ramo d'ulivo adottato dal Congresso l’8 luglio e presentato a Londra il 1° settembre vi era arrivato un mese dopo la domanda di soccorso con un corpo di 20.000 nomini che il Governo inglese avea presentato all’imperatrice Caterina di Russia. Dopo la risposta evasiva dell’imperatrice il Governo inglese si rivolgeva con eguale risultato aH’Olanda ed un terzo tentativo fatto in Germania non aveva altro esito che l’arruolamento di ausiliari tedeschi che poi in parte disertarono e passarono al nemico.