147 il patriarca prosegui, solo, il cammino per la Francia, si prostrò ai piedi di re Carlo, lungo la Sala (1), non con il mandato di perorare la causa dei confratelli di sventura, ma per impetrare, recando doni sottratti forse alla chiesa (2), la concessione di benefici, benevolmente accordati (3). Il patriarca Fortunato, non nuovo a simili vicende, barattava il tacito abbandono degli esuli per salvare i diritti metropolitani, competenti alla Chiesa, di cui era titolare. I compagni di fede politica erano dimenticati. Essi, per conto proprio, spinti a diverso obbiettivo, provvedevano ai loro casi secondo altre direttive. A Treviso avevano raccolto i loro aderenti. Mantenendo stretti rapporti con i fautori e i simpatizzanti rimasti in patria, avevano promosso un voto popolare (4), che proclamava la decadenza degli attuali titolari del ducato e conferiva la dignità ducale al capo e interprete del movimento secessionista, il tribuno Obelerio. Nessun contatto, per ora, con elementi forestieri, nessun ossequio a potenze straniere : ripristino della tradizione indigena, ristabilimento delle prerogative della sovranità popolare. Alla crescente pressione interna dei congiurati, al gesto energico dei fuorusciti, i capi del governo, Giovanni e Maurizio, non seppero resistere : smarriti e impotenti, tra l’universale abbandono, a superare la disperata situazione, cercarono, dopo il crollo inevitabile, di metter in salvo la propria persona. Ripararono anch’essi nelle terre del regno, rassegnati alla loro sorte (5). Maurizio, dopo un soggiorno più o meno lungo in territorio italico, passò in Francia ; Giovanni fissò la sua resi- (1) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 101 : ex quibus solua patriarchìi in Franciam ivit. Eihnardi, Annales cit., p. 191. (2) Eihnardi, Annales cit., p. 191. (3) M. G. H., Diplom. Karol., I, 269, 270 ; Documenti cit., I, 58 sgg. Forse in tale occasione preparò anche il terreno alle rivendicazioni, poi sancite nel placito del Risano (Kandler, Cod. dipi, istr., I, s. a. 804 ; Documenti cit., I, 60). (4) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 101 : ibique non diutius degentes, consilio illorum ammoniti, qui in Venetia morabantur, Obellierium tribunum du-cem elegerunt. (5) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 101 : quo Iohannes et Mauricius duces comperto, adiriti timoratione, fuga lapsi sunt.