III. Dai congedo di Washington, ecc. 75 ning. I due diplomatici si erano trovati d’accordo nel voler impedire ogni acquisto di territori spaglinoli in America da parte della Francia a compenso del suo intervento in Ispagna. Canning fece notare a Rush la efficacia morale che avrebbe potuto avere sulle altre Potenze il sapere che Granbretagna e Stati Uniti erano decisi a procedere d’accordo (hand in hand) in tale argomento ; e, ad una particolare richiesta di Rush, rispose che credeva giunto ormai il giorno di considerare tutta l’America perduta per l’Europa in quanto concerne il vincolo della dipendenza politica ; che non avrebbe potuto obbiettare ad un accordo delle Colonie ribelli con la Spagna assicuranti a questa particolari privilegi politici e commerciali non estesi ad altre Nazioni : ma che in ogni caso egli desiderava assicurare in tali Colonie all’Inghilterra una condizione non inferiore a quella delle altre Nazioni. Interrogato circa il riconoscimento delle Colonie ribelli come Stati indipendenti, Canning rispose che preferiva una politica di attesa limitandosi a qualche missione di carattere ufficioso in quei territori a cominciare dal Messico ; ed aggiunse che riteneva opportuno cercare un modo per far conoscere alla Francia ed alle altre Potenze l’accordo anglo-americano contrario ad acquisti di territorio da parte di qualsiasi Stato europeo nell’America spagnuola. Il 20 agosto Canning insisteva per un vero accordo fra i due Governi in tale questione e per una pubblica dichiarazione comune del loro accordo. Egli riaffermava la convinzione della impossibilità di ristaurazione della sovranità spagnuola nelle Colonie ; la dichiarazione di inesistenza di qualsiasi aspirazione dell’Inghilterra all’acquisto