IV. Sviluppi della dottrina di Monroc, ere. 113 influenza nell’Estremo Oriente. Dopo l’annessione delle Filippine il Presidente Mac Kinley emanò un proclama in cui diceva che il Governo delle isole doveva essere conservato provvisoriamente a beneficio del popolo Filippino, fino a che questo avesse imparato a governarsi da sè e che le istituzioni americane dovevano essere introdotte nelle isole j»er abituarne le popolazioni alle idee ed al sistema politico e sociale degli Stati Uniti. L’Arcipelago infatti fu dotato di istituzioni rappresentative con analogia alla condizione allora vigente nelle Colonie britanniche dotate di istituzioni rappresentative, ma non rette da un Governo responsabile. Frattanto all’abbandono od al rinvio a tempo indeterminato della concessione della completa indipendenza al popolo Filippino si adattavano, per effetto dell’esperienza, quelli stessi democratici americani che l’avevano propugnata, rendendo al massimo probabile per quelle isole il conseguimento della autonomia molto relativa che è goduta attualmente dall’isola di Cuba. Come nello sviluppo dell'imperialismo britannico ed in quello che nel corso della storia segnò le fasi di tutti gli altri imperialismi, la politica extra americana degli Stati Uniti dovea seguire anche nel-l’Oceano Pacifico il suo fatale andare. L’aumento progressivo del commercio e degli altri interessi economici e territoriali in Asia doveva rendere il Governo americano sempre piò interessato alla sicurezza delle comunicazioni marittime eoll’Estremo Oriente ed al possesso, lungo quelle vie del Pacifico, di punti di appoggio per le navi e per le comunicazioni americane. Da ciò fu determinata nel Pacifico una politica americana che un secolo prima da nes- 8. Catyllaxi, Da Washington a Wilson.