106 Da Washington a Wilson Stati europei, fu attenuato, come in altri casi di contestazioni non territoriali, durante il conflitto diplomatico fra il Venezuela da una parte e la Ger mania, l’Inghilterra e l’Italia dall’altra per il risarcimento dei danni subiti da sudditi di tali Stati nel territorio di quella Repubblica durante una guerra civile e per l’adempimento di impegni contrattuali del Governo venezuelano verso sudditi stranieri. I Governi interessati credevano lesi i diritti dei loro Stati e quelli dei rispettivi sudditi dalle decisioni delle autorità politiche e giudiziarie venezuelane e, dopo esperiti invano i mezzi diplomatici, intimarono al Governo di Caracas un ultimatum il 7 dicembre 1002 ; e, poiché anche questo riuscì vano, stabilirono un blocco sulle coste di quello Stato. 11 Governo degli Stati lTniti, nel Messaggio del Presidente e nelle Dichiarazioni del Segretario di Stato, dichiarò che « non aveva obbiezioni da opporre alle richieste di quelli Stati, non implicando la dottrina di Monroe veruna garanzia per uno Stato americano dalle conseguenze delle sue violazioni di diritti altrui ». Il Presidente declinò l’invito ad agire come arbitro e la controversia fu deferita al Tribunale dell’Aia che il 22 febbraio 1ÌM(2 decise in favore dei reclami europei. Così all’azione di questi non fu posto un impedimento, ma si verificò tuttavia una ingerenza di inchiesta del Governo di Washington in una controversia che non lo riguardava, ingerenza che, in analoghe circostanze, non sarebbe stata consentita in Europa ad uno Stato rispetto ad un conflitto che non lo avesse direttamente o indirettamente riguardato.