12 Da Washington a Wilson date ai comandanti delle navi da guerra perchè dessero assistenza agli uffici doganali. Il 7 ottobre 1765 nove Colonie riunite in Congresso a New York protestavano contro la legge sul bollo e il 22 febbraio 1766 quella legge era revocata. Ma contemporaneamente a tale revoca si commetteva l’errore di presentare al Parlamento e di far approvare un Atto declaratorio col quale si riaffermava il diritto della madre patria di imporre tasse alle colonie. Reniamino Franklin che si trovava allora in Inghilterra, chiamato a dare informazioni alla Camera dei Comuni, negò che la maggioranza delle Colonie pensasse alla indipendenza ed ammise che, secondo la dottrina prevalente nelle Colonie, la madre patria aveva la facoltà di control lame il commercio esteriore e di imporre i diritti fiscali corrispondenti, ma negò che avesse la facoltà di prelevarvi contributi che avessero comunque carattere interno. Nè si è riusciti a fargli ammettere che le ultime gravezze deliberate dovessero considerarsi come un giusto contributo alle spese della ultima guerra. Su questo punto anzi egli finì per dichiarare che soltanto la forza avrebbe potuto indurre le Colonie a decampare dal loro punto di vista. I reclami americani si riferivano : 1° ad abuso di autorità : tasse, esclusività di commercio estero, disarmo della popolazione, invio di truppe ed alloggi militari : 2° disuguaglianza di legislazione esplicata specialmente nella estensione di competenza delle Corti dell’Ammiragliato ; 3° eccesso di competenza metropolitana ad intervenire negli affari delle Colonie con violazione dei principi del di-