130 Da Washington a Wilson nomiche in seno a quella ; e fosse eliminata ogni forma di esclusione o pressione economica (boicottaggio) riservando ogni competenza ad infliggere penalità d’indole economica, come mezzo di disciplin" e di controllo, alla sola Società delle Nazioni ; e perchè infine ogni Trattato od Accordo internazionale di qualsiasi specie dovesse essere noto, nella sua integrità, a tutto il mondo. Era questo il più completo e più pratico e generale fra i tanti progetti di pace perpetua ed il solo che fosse dettato dal Capo di uno Stato ; perchè quello già attribuito ad Enrico IV di Francia era stato concepito dal Duca di Sully e si riferiva soltanto alla pace europea ; e quello ricordato come proprio da Napoleone I a Sant’Elena era tutto al più la rievocazione di un vago e vecchio pensiero fatta nella solitudine dell’esilio. In questo caso invece era il Capo di una delle Grandi Potenze belligeranti che concretamente proponeva i capisaldi di uno Statuto mondiale della pace alla cui permanenza, sotto l’impero della giustizia, avrebbero dovuto contribuire, in un regime di perfetta eguaglianza, tutti gli Stati e tutti i popoli del mondo. In gran parte quelle proposte corrispondevano agli sforzi esplicati dalla « Lega per assicurare la pace », sorta in America e della quale il professore Theodor Marburg è stato gran parte nella preparazione e nella diffusione e difesa delle proposte ed alla quale hanno corrisposto altre società sorte in tutti gli altri Stati e tutte elaboratrici di progetti coincidenti nei fini e divergenti in parte nei mezzi e nelle particolarità delle esplicazioni. Di tali preparazioni il Marburg ha dato recentemente una com-