88 CAPITOLO VENTESIMOTERZO pelle, di cui si capisce meglio ¡'altrimenti esagerata ricchezza, se si pensa alla destinazione occulta cui nell’intenzione del Granduca erano riservate. Cosimo mandò realmente in Siria armi e munizioni, ma gli eventi europei impedirono che se ne concretassero tangibili risultati. Però questo scambio di idee e di progetti non rimase senza frutto, perchè Fakr-ed-din, che sognava di rinnovellare il suo stato sul tipo della Toscana, chiamò a tale scopo in Siria operai, contadini ed artisti toscani, fece da loro restaurare gli acquedotti romani, impiantare giardini e pinete a Beirut, e in vario modo improntare quel paese dei segni delle abilità dell'arti-gianato toscano, sì che non è senza fondamento storico l’impressione di quei viaggiatori che nelle colline del Libano ravvisano ima certa aria di famiglia con la linea e la coltivazione delle colline toscane.