ROMA E IL LEVANTE 11 a trovarsi per la prima volta in rapporti ufficiali con Roma. L'altra grande epigrafe romana d’Oriente è quella detta di Ancyra o delle res gestae dim Augusti, copia di un sommario ufficiale, fatto dallo stesso imperatore Augusto, della sua vita e delle sue gesta: qualche cosa come i nostri somma rii moderni delle opere del regime in un dato anno o periodo di tempo. Questo sommario fu mandato ai governatori di provincia, corredato di traduzione in greco per quelle province che non comprendevano il latino, con questa dichiarazione: « Copia presa dall’originale inciso in Roma in due pilastri di bronzo, della narrazione che Augusto scrisse delle proprie imprese per le quali sottomise il mondo al dominio del popolo romano, e delle spese che fece a favore dello Stato e del {»polo di Roma ». Nella città di Andra come in altre, si pensò a far incidere sulle pareti del tempio ivi dedicato a Roma e ad Augusto l’autobiografia imperiale che cosi d è pervenuta. Pare quasi che Roma, come il fiore che getta il suo seme quando appassisce, proietti nel suo tramonto la luce più brillante sui più lontani orizzonti dell’impero. I più insigni monumenti imperiali delle provincie si costruiscono dal