X. I CAVALIERI DI SAN GIOVANNI Geraldo Tunense non tardò ad organizzare su più larghe basi la sua confraternita ormai stabilizzata intorno al suo titolo di • servo dei poveri *, e ai tre voti comuni di castità, di povertà e di obbedienza. L'abito conventuale fu fin d’allora nero, crociato di bianco sul petto. Protettore del nuovo ordine fu scelto San Giovanni, non più l'Elcmosinario, ma il Battista, che è anche il protettore della città di Genova. E ospizii dell’ordine si diffusero dall’Oriente anche verso Occidente. L’abate morì nel 1119 carico di meriti, lasciando avviate molte buone opere, che il suo successore ebbe cura di continuare. D'altra parte questi non poteva essere insensibile alla gravità della situazione locale che lasciava indifese ed esposte ad ogni sorta di vessazioni da parte delle tribù di predatori nomadi, le comunità cristiane di Gerusalemme. Decise dunque di costituire con elementi scelti dalla sua confraternita stessa un gruppo militare che as-