RINNOVATE ATTIVITÀ TOSCANE 87 alle bocche dei Dardanelli e poi al canale di Costantinopoli predando merci uomini e navi. Anzi osava rimorchiarsene dietro ventidue, quando sopravvenuti ostacoli di mal tempo e rinforzi avversarii, dovè abbandonare il convoglio. Rapide minacce ed avvisaglie, bastanti a tener vivi gli antagonismi, cioè in altri termini anche le relazioni, fra il mar di Ponente e quel- lo di Levante. Del principio del secolo XVII è anche un tentativo di penetrazione commerciale che fecero i fiorentini in Siria sotto il granduca Ferdinando dei Medici. Era signore del Libano, di Beirut e della costa siriaca il noto Emiro Fakr-ed-din che aveva bisogno di uomini, di appoggi e di denaro perchè voleva ribellarsi al Sultano. Il Granduca si impegnò ad appoggiarlo efficacemente, contro la concessione di importanti privilegi ai fiorentini. Il trattato segreto fu concluso da una apposita ambasciata, accanto al capo della quale stava un fiorentino che aveva dimorato a lungo in Oriente. Poco dopo, l’Emiro venne personalmente a Firenze trattenendovisi parecchi mesi e ottenendo dal granduca Cosimo, nel frattempo succeduto a Ferdinando, che egli manterrebbe gli impegni del predecessore ed organizzerebbe una grande coalizione contro la Sublime Porta. È appunto di questo tempo il progetto delle Cap-