LE TESTIMONIANZE SUPERSTITI «°5 mondo completamente genovese. E sia che si imbocchi il Bosforo da una parte, o sia dall’altra, è sempre ima fortezza genovese che vi saluta: Galata dal Mar di Marinara, Anatoli Kavak dal Mar Nero. Sappiamo che tutta la linea del Como d’oro era segnata fin oltre la metà del secolo scorso dai merli della vecchia muraglia genovese, oggi demolita per dar luogo a strade moderne. Per contro, tragiche e tristi, le Sette Torri conservano il ricordo della prigionia degli ambasciatori veneti del 1600 e del 1704. Ma il Palazzo di Venezia (tornato allTtalia come quello romano omonimo, dopo la grande puerra) ne rammenta l’autorità e lo splendore. Avanzo oggi, caposaldo allora, della muraglia genovese è quella famosissima torre di Galata che risale al XIV secolo, e che avrebbe dovuto essere demolita in base agli accordi fra Maometto II e i genovesi nel 1453. Se non che il Conquistatore si limitò a fare atto di sovranità abbassandola di dieci picchi, circa sei metri e mezzo, e; sostituendovi la mezzaluna alla croce. Ha servito da vedetta, da quel tempo in poi, per la segnalazione degli incendii sulla distesa di Costantinopoli. Altre reliquie genovesi più o meno importanti sono disseminate per tutta la città.