XXVII. Le testimonianze superstiti Di tutta la enorme attività storica italiana che ha pervaso nei secoli tutte le vie del Levante, chi rifaccia oggi la via delle « galee di Romania » dall'Adriatico all’Egeo e fino a' Mar Nero, può tuttora trovare sulla sua strada i superstiti monumenti, sia che per Salonicco passando a pie’ della torre di Calata raggiunga la Crimea, sia che per le isole egee e coste dell’Asia Minore ripieghi su Cipro, su Rodi, su Candia. Sagome di fortezze nostre coronano i colli, echi di dialetti nostri suonano ancora sul mare. Fortuna per tempesta, rouba per vestito, issa, molla, vira, maina, scala, quarantena, lazzaretto, son termini noti a tutti i marinai del cabotaggio levantino. Capo Scala, Scala Nova, Scala tou bey, strada, róche, fortetse, si incontrano dappertutto. Rifa, porta, kastelo vedo, captanio, koman-dantes, e via dicendo sono altri fiori di quel ve-