TRADIZIONI DI LEVANTE NELLA CASA DI SAVOIA 57 e sconfisse dal Mar Nero i Bulgari che avevano fatto prigioniero il Paleologo, assediò Mesem-bria e la prese, insieme con altre piazze tenute dai Bulgari. Procedette infine ad assediare la loro capitale Vama; e li costrinse così a chiedere la pace ed a lasciar libero il Paleologo, coronando l'impresa con un trionfale ritorno nella liberata capitale. A questo tempo e a questo ciclo d’imprese si riferisce anche il motto araldico fert, che se è chiarissimo nella immediata significazione del « sostenere », diventa alquanto misterioso allorché si voglia, secondo il costume dei motti e dei tempi, scioglierne la cifra. La tradizione vuole che, in onore di Amedeo VI difensore dell’isola di Rodi contro un attacco musulmano, si interpreti così: FORTITUDO EIUS RHODUM TENUIT (per la sua resistenza fu conservata Rodi). Del resto la Casa di Savoia, che ha nello stemma la croce bianca in campo rosso — insegna di combattimento anche dei Cavalieri di Rodi —, non ha solo attraverso il Conte Verde, tradizioni di Levante nella sua storia. Il titolo di principi d’Acaia era venuto alla Casata nel XIV secolo attraverso il matrimonio del principe Filippo di Savoia, con Isabella, ultima discendente dei Villehardouin. Anna di