Il collegio Romano e la sua importanza. 181 opera di Bartolomeo Ammanati. Il 28, ottobre 1585 ne compì egli stesso la benedizione.1 In una forma indovinata, il grandioso edificio fu adornato ovunque con poesie in lingua latina, greca, ebraica, e caldea e con diversi stemmi. Il dotto gesuita Stefano Tucci, celebre autore di numerosi drammi scolastici latini, salutò Gregorio con un discorso latino. Egli lo ringraziò per l’onore di essere personalmente intervenuto e celebrò i grandi meriti di Sua Santità per la diffusione della Compagnia di Gesù in tutto il mondo, a che il papa modestamente osservò : a Dio solo appartiene l’onore e la gloria; quindi egli esaminò particolarmente il nuovo istituto. - Più di tutto l’oratore aveva espresso la sua gratitudine, perchè Gregorio aveva affidato al suo Ordine l’istruzione scientifica e l’educazione della gioventù delle più svariate nazioni. In occasione della posa della prima pietra furono svolti venticinque temi in altrettante lingue differenti come segno della destinazione mondiale del collegio Romano, che sotto la direzione dei Gesuiti doveva essere un istituto di coltura filosofica-teologica per tutte ì<; nazioni del mondo. Come le iscrizioni della prima pietra, così anche le monete coniate in ricordo deH’edificio esprimevano che quello, quale collegio universale della Compagnia di Gesù, doveva diventare un seminario per tutte le nazioni, un istituto mondiale della Chiesa cattolica.3 Nella parete esteriore dell’edificio, che nel 1870 è stato strappato con la forza al suo scopo, si legge ancora oggi la semplice iscrizione : « Papa Gregorio XIII per la religione e per la scienza»; («Religioni ac bonis artibus »).é Nella sala di ricevimento fu innalzata in una nicchia la grande statua di marmo del papa f ondatore, che eleva la sua destra in atto di benedire. L’iscrizione lo celebra come il fondatore e ¡1 padre del collegio Romano. Quale interesse egli prese all’isti- 1 Ofr. Sacchinus V, 10 ; Maffei II, 228 ; Moroni XIV, 187 s. Cfr. * « Gra-tiarum actio ad Gregorium XIII P. M. prò collegii Rom. amplificatione initio Imius anni a Frane. Bentio rhetoricae doctore auditoribus sui-s tradita A° 1581 » Fondo Gesuitico, 26 n. 1, Biblioteca Vittoirio Emanuele in Roma. 2 Vedi * Avviso di Roma del 31 ottobre 1584, Urb. 1052, p. 432, Biblioteca Vaticana; * Lift. ann. 1584, P- 13 e la * relazione di Odescalchi del - novembre 1584, Archivio Gonzaga in -Mantova. Cfr. Rinaldi 304; T-audationes habitae in adventum Gregorii XIII ad colleg. Romanum » nel I), 4 lì deliArchivio Boncompagni in Roma; * « Collegii Romani '■anilina Gregorio XIII fondatori ». Yntic. 8!>23. B i b 1 i o t e e a Vati c a 11 a. Su St. Tucci v. Sommervogel Vili, 263. Tacchi Venturi I, 65, 488 s. Sui drammi «ti Tucci v. Soldati, 11 Collegio Mamertino [a Messina 1 e le orinila ilei Teatro Gesuitico, Torino 1908. : Vedi Venuti 147 s. ; Bonanni I, 353; Memorie intorno al Collegio Ro^ iixivo, Roma 1870, 6 s. Scorraelle I, 170; Binami 101 s. Ofr. anche più sotto a *'• 184, n. 7, il memoriale ivi riportato, dall’Archivio dj propaganda in Roma. 1 Pili in particolare sulla costruzione v. più sotto il oap. XII.