Il cristianesimo nelle Filippine ed in Abissinia. 741 a cui titolare fa nominato il domenicano Domenico de Salazar,1 il quale in quarantanni di attività nel Messico aveva guadagnato le più grandi benemerenze presso quegli Indiani. Per opera sua nel 1582 nelle Filippine vennero anche i Domenicani ed i Gesuiti, dove nel 1581 per desiderio del papa e del re di Spagna si recavano 33 nuovi missionari dell’Ordine francescano.2 Religiosi dei due Ordini mendicanti uniti ai Gesuiti lavoravano già con profitto anche nelle Mciucche fin dal pontificato di Pio IV.3 4. La provincia orientale dei Gesuiti nell’india abbracciava oltre la vera India, le Molucche. la Cina e il Giappone, anche la costa orientale dell’Africa. Fino dai tempi di Paolo III lavoravano in Abissinia come missionari i Gesuiti.4 Durante il primo periodo del Governo di Gregorio XIII, fu più d’ogni altro Andrea de Oviedo, insignito della dignità vescovile, che in condizioni le più difficili svolse una vera attività apostolica, che si rivolse principalmente ai Portoghesi ed ai loro discendenti dispersi nel territorio.6 Allorché questo santo uomo nel 1577 soggiacque alla febbre, tre Gesuiti, che sinora lo avevano aiutato, proseguirono il suo lavoro. Essi però in conseguenza dell’ostilità del re, vennero a trovarsi in una posizione così difficile, che nel 1580 fu discussa la rinunzia della missione.6 Ma Gregorio XIII non ne volle sapere; egli cercò di provvedervi, inviando una lettera al re; ma questi era animato da sentimenti così ostili, che i Gesuiti furono incerti se egli accetterebbe almeno la lettera.7 Nel 1582 le relazioni annuali dell’Ordine comunicano che in Abissinia vi erano tuttora due padri, che traevano la vita nell’indigenza e facevano qua e là una conversione: che però non bisognava disperare, poiché spesso il Signore invia nel massimo bisogno i suoi aiuti più potenti.8 Nella costa occidentale dell’Africa svolse la sua attività per una intiera generazione il gesuita Baldassarre Barreira come missio- 1 Vedi Gams 113. 2 Vedi Maffei II, 108; Gulik-Eubel III, 251; Saochinus V, 107 s. Vedi la relazione di Daniele Barbarico in Albèri III, 2, 14. ( ir. Haiin, der lcath. Missionen II, 430 s. ;. Henrion. Hist. des miss. I, 578 ss. 4 Cfr. la nostra opera vol. V, 424 s., VI, 218 s. 5 Cfr. Bartoli, Degli uomini e de’ fatti della, Comp. di Gestì 1. 4, c. 29. 11 Vedi Beccasi, Rer. Aethiopic. Script, occid. V, 453 s., X, 3 s. Sul P. Oviedo