268 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 5. anche sulla faccenda dell’azione contro l’Inghilterra, la sua risposta fu del tutto negativa.1 Nonostante questo cattivo esito Gregorio nell’anno seguente, nelle conversazioni con gl’inviati in Roma e a mezzo dei suoi nunzi in Madrid e in Venezia, insistette sul disegno di una lega contro i Turchi, molto più che il re di Polonia parve aderire al suo pensiero.2 Nel febbraio 1584 furono inviati dal papa ambasciatori nella Persia e nell’Etiopia.3 Ma Venezia, la cui grande preoccupazione era la preponderanza della Spagna,4 non mostrò la minima inclinazione al rinnovamento della lega del 1570. Si pensava nella città della laguna che in tutto questo progetto si trattasse solo della fondazione di una lega difensiva di tutti gli Stati italiani per la difesa dei possedimenti spagnuoli in Italia. La Signoria poi non voleva rinunziare alle sue attuali relazioni con la Porta. Per parte della Spagna fu aizzato vivamente il malcontento di Gregorio per questa resistenza della repubblica veneta. Poiché in Madrid si era bene informati sul pensiero dei Veneziani, Granvella potè senza pericolo dichiarare che il suo re era pronto a qualsiasi alleanza contro gl’infedeli, purché a lui spettasse nominare il comandante supremo, ¡; i Veneziani dessero sicurtà che essi non abbandonerebbero più all’improvviso come nel 1573 i loro alleati. Olivares anzi nel principio del 1584 ricevette le facoltà di concludere una lega, per cui il papa concesse il prolungamento delle facoltà di legato per il cardinale Alberto sino ad un tempo indeterminato.5 Quanto vilmente il governo di Spagna ingannasse il Papa, risulta da ciò che nello stesso tempo in cui esso gli prospettava un’alleanza contro la Porta, il suo agente Marigliano concludeva una nuova proroga dell’armistizio in Costantinopoli. 1 VecU la * relazione delti negotii trattati in Spagna da mons. di Pkwenza quando fu rimandato al re da Gregorio XIII Va. 1583, spesso manoscritta, così in Berlino. Regia Biblioteca, ilss. Ital. 29, p. 370®.; Monaco, Biblioteca di Stato, Ital. 133, p. 96s. Roma, Archivio segreto pontificio, Borghese III, 129 D. Cir. gli estratti in Gachakd nel Compte rendu de U Commiss. Rogale d’hist. Ili, 4 (1864); Kretzschmar 101 s., 212 s. ; Karttunen, Grégoire XIII, p. 42; Hinoyosa 306 s. ; Phiuppson, Granvella 488, 494, dove sono state usufruite pure le singole relazioni di Sega e Taverna. Vedi pure la * relazione ili Fr. Sporeno all’arciduca Ferdinando in data di Roma 24 settembre 1582, Archivio della Luogotenenza in Innsbruclc. 2 Vedi Smolka loc. cit. 53 s. a Vedi Theiner III, 618; Maffei II, 389. Su la relazione di Giambattista Vecchietti inviato in Persia v. English Hist. Review 1892, n. 26, p. 314 a. * Cfr. su ciò i I ricordi del doge Niccolò da Ponte scritti nel 1583, in Riic-, colta Veneta, Collez. di Docu,m. I serie, voi. 1, Venezia 1866-67 ; cfr. Hist. Zeit-schrift XXV, 211 s. 5 \ edi Philippson, Granvella 407 ss. Qui anche le lagnanze di Gregorio XIII col Priuli contro Venezia. Su ciò vedasi come Priuli nella sua relazione (Al-bèri II 4, 304) esponga le cose affatto al rovescio.