La restaurazione cattolica nell’Eiclisfeld. 567 <1)1)0 in suo potere l’odiato tiranno Bertoldo di Wintzingerode e con ciò ebbe* riconquistato il castello di Bodenstein per diritto a lui spettante, egli lasciò invariate le condizioni religiose nei dintorni del castello.1 Ai cavalieri rinnovò la promessa della libertà religiosa, e ad alcuni nobili permise in casa il servizio divino luterano privato.2 Anche più tardi si attenne severamente alla pace religiosa. Nella lotta con il principe elettore Augusto, egli espose come principio suo che egli in riguardo alla « pace generale e al benessere comune della patria » non voleva pretendere nulla cui non avesse diritto; e che inoltre non bramava e non cercava altro che «venir lasciato tranquillo in quelle cose di sua piena spettanza cui per l’ufficio siamo obbligati e che è nostro dovere il compiere ».3 Non ostante questa mitezza la dimora di Daniele per due mesi nell'Eichsfeld fu molto importante per il catolicismo, e Gregorio XIl'I gliene tributò grande riconoscenza.4 Subito dopo che Daniele ebbe lasciato l’Eichsfeld, Stralendorff giudicò necessario un severo decreto onde le disposizioni del Principe elettore non venissero derise. Il «ricorrere» da pastori protestanti nei luoghi vicini fu proibito sotto severe pene per Duderstadt e Heiligenstadt e in caso di recidività pure con la pena dell’espatrio. Pastori che tenessero adunanze segrete dovevano ugualmente cadere sotto una pena. Suscitò molto cattivo sangue l’avere Stralendorff minacciato i protestanti con un provvedimento, che questi prima avevano adoperato contro i cattolici dell’Eichsfeld ; cioè chi morisse nel protestantesimo non doveva esser sepolto in terra consacrata.5 Daniele approvò le disposizioni del suo capo ufficio. Del resto l’arcivescovo lasciò l’ulteriore esecuzione della restaurazione cattolica ad una commissione che era formata dell’eccellente vescovo ausiliare di Magonza Stefano Weber e di tre altri membri. Due 'Gesuiti e un bravo prete secolare assistevano la commissione;8 essa cominciò la sua visita alla fine di dicembre in Heiligenstadt, il primo febbraio 1575 giunse a Duderstadt e alla metà del mese si rivolse alle parrocchie del territorio. Il popolo campagnolo accolse in genere la riforma senza straordinarie difficoltà. La gente comune, così informava la commissione, è « malcontenta dei pastori evangelici imposti » ; la gente non desidera altro che «per la vostra grazia principesca, una buona volta possano essi venire rimossi».7 Sino al 1575 in 72 1 Kxieb 133 ss. 2 Ibid. 136. 3 Ibid. 214. 4 II 17 settembre e 27 novembre 1574, in Theiner I, 241 ; Schwarz. Popper 225. 5 Knieb 139 s. 0 Ibid. 140. Elgard dà ai quattro commissari una testiilionianza molto buona, giugno 1575 a Galli, in Sohwarz loc. cit. 2i)5. 7 Knieb 149.