Genesi della Notte di S. Bartolomeo. 347 sconfortanti, e molto meno poteva la Francia contare sul bramato aiuto della Turchia.1 .Mentre la bilancia oscillava d’ambo le parti sopraggiunse una cri' in seguito alla disfatta che le schiere volontarie Ugonotte coi.; ¡date da Genli subirono il 17 luglio 1572 presso Mons. Coligli ne fu profondamente indignato e si affaticò più che prima per romperla con la Spagna, per il che la regina madre doveva p>:. respinta all’opposizione, e gli Ugonotti ottenere il sopravventi in Francia.2 Inoltre giunse assai opportuno a Coligny che Cai ina e il suo figlio più giovane, Enrico di Anjou, proprio allo si trovassero presso l'inferma duchessa di Lorena. Così l’in-fliit ',a di Coligny poteva trascinare il debole re. L’inviato di Vene comunicava, la guerra esser decisa. ritorno della regina madre a Parigi (30 luglio 1572) riportò di nuovo tutto nell’incertezza. Non era solo il timore di una guerra con i ì grande potenza spagnuola che la empiva di spavento ; essa, la cui passione più grande era stata il dominare,3 temeva non men i, di perdere la sua autorità su suo figlio, che Coligny minacci; di circonvenire. Caterina il 6 e il 9 agosto in due grandi se*!;;:e del Consiglio fece di nuovo esaminare profondamente il prò orna della guerra. Le ragioni che addusse Morvilliers, le strette:; di danaro e l’incertezza degli aiuti stranieri, non mancarono. di fare impressione. La decisione fu contro Coligny: il mantenimento della pace fu deciso. Ma il re si attenne ancora sempre per uanto gli fu possibile a Coligny.4 Questi non era affatto disposto a rinunziare ai suoi disegni contro la Spagna. «Madama, di', - j egli a Caterina, il re sfugge ad una guerra che gli ripro-m ■ vantaggi. Dio non voglia che non ne scoppi un’altra che epi: non possa evitare». Questa espressione poteva venir riferita al; guerra dei Paesi Bassi; Caterina però vi vide una minaccia, cor o Se l’ammiraglio avesse in animo di accendere una nuova guerra civile.3 Indubbiamente Coligny possedeva la forza per fai : ; in tutta la Francia gli Ugonotti, organizzati a meraviglia miliarmente e nelle finanze, lo riconoscevano per loro capo.6 La rer ia madre vedeva altrettanto chiaro questo, come pure, che essa avrebbe potuto riportare un pieno trionfo solo se le riusciva di liberare per sempre il suo figlio dall’influenza del pericoloso e Potentissimo capo degli Ugonotti. 'edi Baumcarten, Bartholomäusnacht 153 s., 101 s., 178 s., 193 s. ; *'fr. Segbssek, Pfyffer II, 147. Affetto di signoreggiare », dice il veneziano Sig. Cavalli (Albóri I, 4, 1 ssere stata la più bollente passione di Caterina. Vedi Baumgarten 211 s., 220 s. Vedi Soldan II, 433 n. 17; Ranke, Franzos. Gesch. 12, 315. Cfr. Lettres " 1 "Ih. de Médicis IV, lxvii. Vedi Segesseb II, 139 s.