228 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 4. gono sostenute nel senso in cui la bolla le condanna; egli dichiara infine, che rinunzia a questi sentimenti e si sottomette alla condanna del papa.1 Toledo allora avrebbe risposto, che presso nessuno aveva trovato tanto sapere, e presso nessuno tanta umiltà, come in Baio; in Roma parlò di lui con il papa nel modo più rispettoso,2 cosicché Gregorio XIII dette al cancelliere una sua testimonianza con un breve deferentissimo del 15 giugno 1580.3 Toledo ottenne anche per l’università un originale manoscritto della bolla; allontanandosi dall’edizione a stampa che egli aveva portato a Lovanio nell’anno precedente, ma in maniera corrispondente agli usi della Cancelleria pontificia, in essa non vi era alcun segno d’interpunzione, circostanza, che nella storia successiva del Baianismo, negli anni 1618 e 1648, ebbe la sua parte nella lotta sul Comma Piano. Nonostante tutte le dichiarazioni e le sottoscrizioni, l’errore di Lovanio non era ancora intieramente dominato. Di nuovo pervennero in Roma notizie inquietanti. Allorché Gregorio nel 1584 inviò il vescovo di Vercelli, Giovanni Francesco Bonhomini, come nunzio in Germania, gli dette l’incarico di rivolgere la sua attenzione anche a questa questione. Le relazioni di Bonhomini dai-l’Olanda pervennero solo al successore di Gregorio. L’esperienza che si era fatta con Baio e coll’ influenza dei suoi scritti e dottrine, doveva ravvalorare in Roma solo la persuasione che la Chiesa nella formazione del suo codice dovesse rivolgere tutta la vigilanza ad allontanare dottrine anticattoliche. Quanto fosse persuaso Gregorio per questa ragione della necessità dell’ìndice dei libri proibiti, lo dimostrano parecchi suoi brevi. I libri cattivi, così egli scriveva all’arciduca Carlo a Graz,4 sono una peste che con un colpo cercano infettare città e provincie intiere; concili ed imperatori avevano compreso che nulla potrebbe esservi di meglio e di più salutare per tutta la Chiesa che usare il fuoco contro questo cancro. Massimiliano II potè meritare per questo un elogio dal papa quando fece mostra di procedere con severità contro i libri dei novatori.5 Rodolfo II,6 come già prima l’arciduca Ferdinando,7 furono da Gregorio pregati di fare altrettanto. f Edito ili Theiner, Annales 1580, n. 80 (III, 208) ; versione in Le Ba-chelet 57. 2 II ritorno di Toledo a Roma lo comunica il vescovo * Odescalchi al 14 maggio 1580, Archivio Gonzaga in Mantova. 3 Theineb, Annales 1580, n. 79 (III, 208). Le lettere di ringraziamento all’università, al sindaco, agli scab ini ed al consiglio di Lovanio del 6 agosto 1580, ibid. 209. * Al 5 dicembre 1580, in Theiner, Annales III. 135. 5 Al 15 maggio 1574, Archiv für österr. Gesch. XV, 209. , s Al 15 marzo 1581, in Theinek, Annales III, 271. 7 All’ll agosto 1576, ibid. II, 187.