340 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 6. poco ascolto, chè al vescovo di Londra non ne fu consegnata neppure una copia.1 Il Parlamento a cui «l’avvertimento» era diretto contava fra i suoi membri molti Puritani; più volte furono presentate a lui proposte in senso puritano; se nessuna di queste fu elevata ad una legge, si dovette solo all’intervento della regina.: Elisabetta sorvegliava con gelosia sopratutto il Parlamento di fronte alla sua supremazia nelle questioni ecclesiastiche. Essa vietò nel 1572 alla camera dei Comuni di portare progetti di legare su questioni religiose, che non fossero stati prima sottoposti al clero," e nel 1576 di nuovo dichiarò che essa non voleva l’immischiarsi del Parlamento in affari di simil genere.4 Al primate della Chiesa inglese furon quasi intieramente legate le mani. Grindal, il successore di Parker, dovette sperimentarlo allorché la regina richiese da lui la soppressione presso i Puritani del così detto «profetismo ", ossia la soppressione di quelle particolari adunanze in cui ciascuno poteva parlare secondo il suo pensiero su di un testo biblico a lui presentato. Grindal si rifiutò, appellandosi alla sua coscien/.t, e, in fine della sua lettera alla regina, insistette che essa volesse lasciare le questioni religiose ai vescovi ed ai teologi. Elisabetta rispose col proibire a Grindal l’esercizio dell’amministraziom vescovile per sei mesi e, passando sopra l’arcivescovo, fece trasmettere il suo ordine immediatamente ai vescovi a lui sottoporti.' Il «profetismo» si mantenne del resto nonostante gli o clini reali, quantunque sotto altro nome.6 In generale il governo si comportò contro i Puritani, sempre con una mitezza ed un riguardo straordinario. Alcuni pastori furono bensì destituiti perchè si facevano troppo rimarcare, e or l’uno or l’altro andò anche in carcere, 7 ma un trattamento aspro lo sperimentò in realtà solamente l’estrema sinistra del partito, gli aderenti di RobertoBrowine ilo'ale si separò formalmente dalla Chiesa nazionale per formare un:, comunità solo dei « più degni » e negò non solo l’importanza 'iella consacrazione anglicana ma anche la supremazia spirituale della regina. Ciò nonostante Browne, un parente di Burghley, fu per lungo tempo trattato col più grande riguardo, finché nel 1581 egli stimò bene di fuggire in Olanda a Middelburg assieme ai suoi amici.8 La setta dette ai Puritani anche i suoi primi due martiri: 1 Freer 1S5. 2 Ibid. 161, 177. 198 s. 3 Ibid. 177. * Ibid. 199. 5 Ibid. 193 s. e Ibid. 194 s. 7 Ibid. 172ss. Scrittori puritani stimano che siano, stati rimossi 100 I«1' della loro tendenza « but truthfulness never was the Puritans' strong P0'11' osserva Frere (p. 174), s Ibid. 202 s.