« Provocazione » di Campion. 285 viaggi apostolici, si recò da ioro Tomaso Pound, il quale si era comprato un paio d’ore di libertà dal capo dei carcerieri con un dono in danaro. Egli parlò ai due Gesuiti del grande pericolo, che essi molto presto potessero cadere nelle mani dei loro nemici. Essi verrebbero sepolti in un carcere, quindi le loro risposte agli interrogatori cambiate e svisate, cosicché dinanzi alla pubblica opinione essi resterebbero come traditori e ribelli alla regina. Potrebbero prevenire tutto questo se fin d’ora esprimessero per iscritto quale era lo scopo della loro venuta, quale il fine della loro azione in Inghilterra. Questo scritto dovrebbero essi lasciarlo presso un amico fedele, perchè lo pubblicasse qualora essi cadessero in mano ai loro nemici. Persons scrisse subito una breve dichiarazione che corrispondeva a un dipresso al progetto.1 Campion andò più oltre. Mentre il suo compagno pronto a partire lo attendeva, egli scrisse in meno di mezz’ora una lettera al consiglio segreto della regina,2 nella quale si professava sacerdote e Gesuita. Che lo scopo della sua venuta sta intieramente nel campo dell’azione sacerdotale, in lotta con il peccato é l’ignoranza; con la politica non ha nulla a che fare, anzi è a lui vietata. Sorpassando ampiamente il suggerimento di Pound, egli domandava quindi il favore di potere tenere in pubblico un contradittorio religioso, con discorsi e risposte sulle fede cattolica, alla presenza stessa del Consiglio segreto reale, avanti le due Università inglesi ed i giuristi del regno ; se la regina stessa volesse onorare il contradittorio con la sua presenza, ciò sarebbe per lui ben grato. Non vana millanteria lo decideva a questa proposta, ma la sicurezza della sua causa, e la chiara persuasione che nessun protestante e neppure tutti i protestanti insieme, potrebbero con sufficienti ragioni mantenere alta la loro dottrina. I membri del Consiglio segreto, così egli spera, dopo una esposizione della dottrina veramente cattolica, faranno certo onore alla verità e ascolteranno coloro che si dimostrano pronti a versare persino il loro sangue più prezioso per il suo eterno trionfo. « Ogni giorno s’innalzano al cielo per voi tante mani innocenti fra quegli studenti inglesi, il cui rigoglio non verrà mai meno, i quali oltre l’Oceano guadagnano per il loro stato virtù e sapere, decisi fermamente di non darvi giammai per perduti, ma o di guadagnarvi per il cielo o di morire sulla punta delle vostre lande. E per ciò che riguarda la nostra Società, sappiate che noi abbiamo stretto un’alleanza — noi tutti Gesuiti del mondo, il cui aumento ed il cui numero sopravviverà a tutte le macchinazioni d’Inghilterra — di portar quella croce che voi c’imporrete e giammai disperare della 1 Sino ad oggi inedita; ibid. 64. 2 Testo migliore ibid. 60-62.