La lotta per Ja diocesi di Münster. 625 jla Gropper dichiarò die con tali clausole1 il documento difficilmente poteva avere alcun valore; ugualmente decise in Roma la congregazione tedesca,3 e altrettanto scrisse al duca il cardinale Madruzzo.2 La congregazione Germanica fece pervenire a Gropper l’avvertimento3 che hi professione di fede se anche fosse emessa in piena forma, non poteva più bastare se l'eletto non fosse irreprensibile nella dottrina e nei costumi: il nunzio quindi tenesse gli occhi aperti a questo riguardo. Gropper comprese a che cosa mirasse l’osservazione. Lo zelo religioso di Enrico iti una volta, era sparito, egli aveva incominciato con Anna Broich, una pupilla del suo precedente padrone di casa a Colonia, una relazione amorosa, veniva con essa nei suoi castelli del Bremese, e finalmente si fece formalmente fidanzare con essa a mezzo di un pastore luterano ; nel documento,4 che compilò a tale scopo il pastore, si dice, che Enrico lo aveva dichiarato come suo pastore e confessore, die 11011 avendo il dono della continenza per questo passava al matrimonio. Con ciò Enrico, poiché come suddiacono nel concetto cattolico non poteva contrarre matrimonio, aveva manifestato la sua defezione dalla fede; naturalmente si guardò dal far giungere in pubblico alcuna voce in proposito, anzi si espresse occasionalmente in guisa, da mostrarsi pieno di riverenza per la Sede Apostolica.5 Già prima ch’egli andasse tant’oltre, era molto improbabile che Enrico di Brema si sottomettesse alle richieste del papa. Alessandro Trivio, il quale ai primi di aprile 1575 ebbe un personale abboccamento 8 : t Finalis dtaque clausola iuramenti ... cum haberet, nos sulxlitis nostris nliam religionem nullam permittere debere et velie, quam quae iuramenti forma eomprehenderetur, existimavimus... si illam tarn absolute... poneremus et wleremus. nobis inde maxima pericula oboriri et violatae fidei scandala ... exci- r‘ Posse... Ad utrumque dgitur evitandum... apposuimus clausulass, e