722 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 11. dei ladri fu impossibile, di portare sino a Meaco gli arredi ne* cessari.1 Nella capitale si contavano nel 1577 circa 1500 cristiani,3 Nei dintorni i progressi furono maggiori e più celeri. Così ad es., nella fortezza di Imori richiesero in breve tempo il battesimo 500 Giapponesi, dopoché ivi un impiegato influente, il segretario del primo ministro in Meaco, era diventato cristiano. Il motivo per la sua conversione è caratteristico per le condizioni esistenti nel Giappone. I bonzi di Meaco avevano domandato al ministro della giustizia l’espulsione di Vilela; ma il ministro rispose che prima si dovesse esaminare la dottrina di Vilela. I due bonzi incaricati di questo esame si dichiararono entrambi per il cristianesimo e domandarono il battesimo. Questa conversione inattesa, portò seco la conversione di quel segretario e per suo mezzo quella di molti altri.3 Una conquista ancor più interessante Vilela la fece nella persona di Takajama Hida-no-kami, governatore della fortezza Ta-katsuki, che si fece battezzare col nome di Dario. Con due a)'.ri distinti signori, questi aveva invitato presso di sè Vilela e Lorenzo, sotto il pretesto di farsi istruire; ma la sua vera intenzione tra far tagliare la testa ad entrambi, che parlavano tanto della irragionevolezza della religione giapponese, qualora essi dicessero alcun che di irragionevole. Conseguenza del colloquio fu che tanto il governatore stesso, come i suoi due ospiti si arresero al ui-stianesimo.4 Dei due fratelli di Dario, l’uno Francesco Moriaku, castellano a Sawa, fu ugualmente un zelante cristiano, l’altro Wada (Vatandono) cadde in guerra, prima che egli avesse potuto compiere la sua conversione; ma la sua amicizia fu per io sviluppo del cristianesimo ancor più importante di quella dei suoi due fratelli. Poiché essendo perito nel 1565 in una sollevazione lo Schogun con tutta la famiglia Wada, salvò il suo fratello Gakkei, l'erede dello Schogunato con l’offrirgli rifugio nei suoi ca- Ili-Ora allorché Oda Nobunaga, principe di Owari, prese le armi, col pretesto di Gakkei, per conquistare Meaco, e si impos. :sso del potere, Wada diventò onnipotente presso il nuovo sovrano, e si valse della sua influenza in favore dei cristiani. Dietro sua "ac-comandazione il gesuita Lodovico Froes potè presentarsi personalmente presso Nobunaga, e da lui ricevette un documento, che permetteva ai missionari di abitare in Meaco, e li liberava da diversi aggravi.5 1 Delplace X, 106, 116. 2 Ibid. 172. 3 Ibid. 110. * Ibid. 135. s Haas II, 159 ss.