862 Appendice. prencipe d’Oranges loro capo, sendo verisimile che buona parte de gli heretici di Francia habbia in questa proscrizione a fuggire all’essercito di Oranges in Fiandra, ove s’egli restasse superiore, la Mtà Christma havria di certo d’aspettare la guerra nel regno suo... Il mandar l’illmo sigre card. Orsino legato in Francia è stato grandemente lodato da questi signori. Piaccia a Dio che la Mta Christma sappia conoscer bene questa occasione. L’armi et la forza le sono state necessarie, ma non le basteranno, se non si risolve di nominare a i vescovadi persone che possino con la residenza, con la dottrina, con l’es-sempio della vita et buona distributione dell’entrate, ridurre gli Ugonotti, che restano et i quali sono moltissimi, al gremio di santa chiesa. Sua Maestà Christma ha sempre mostrato in questo buona inclinatione, ma nelle vacanze, importunata poi da favoriti, non tiene memoria di quei soggetti che sariano opportuni per servigio di Dio et del suo regno. Onde saria necessario che di tre o quattro, che furono proposti da i capitoli de le chiese, Sua Mlà si contentasse di nominarne uno, si come si fa in qualche altro regno, o pur eleggere un collegio di X o XII huo-mini timorati di Dio et nominar solamente quei che fossero approbati da loro, o trovare qualche altro modo co’l quale S. Mtà si potesse sempre iscusare dalla importunità degli ambitiosi et favoriti e sodisfare al servigio di Dio et alla necessità del suo regno. Quando anco S. Mta si risolverà di nominare alle badie persone religiose et procurar che ritornino a darsi in titolo, farà cosa utilissima per se, perchè nella Francia s’usa quasi per tutto la primagenitura et i Francesi sono di natura inquieti; onde, se non è tenuto modo da trattenere i secondogeniti, che sono pur gentiriraomini et allevati da grandi, è necessario che sempre siano amici et cupidi di novità. E chi osserverà bene l’historie di Francia, troverà che il più efficace modo era. di trattenerli nella religione con queste badie, perciò che, oltra il titolo principale, v’erano nei monasterii molti uffici et benefìci regolari dependenti da collatione de gli abbati, con che si dava da vivere a infinita quantità di gentil’ li uomini, onde moltissimi s’indrizzavano alla vita monastica, nella quale instituiti alla quiete erano alieni dalle seditioni et tumulti. Io so che alcuni ministri del Ee solcano, per loro passioni particolari, dire che S. Mtà si farebbe gran danno, se ristringesse l’uso delle sue nominationi, perchè non potria così liberamente ricompensare, co’l dar vescovadi et monasterii, molti servigi fattole, ma non s’aveggiono che, pej opinione di tutti etiaiulio de gentili, che scrivono del governo di stato, republica o regno non può mantenersi lungamente dove i sacerdoti mancano dell’offitio loro, e dovriano pur conoscere che, mentre le chiese non hanno servito a questa ricompensa, il regno nel sangue che è per 000 anni è ito prosperando; et che per contrario, da poi che il rè Francesco primo cominciò a disporre de’ vescovadi et delle badie et delle decime de i benefìcii come di cose profane, nel regno cominciarono gli humori dell’heresia et sono iti crescendo tanto che hanno quasi causato la rovina della Francia. Il commodo che contra l’instituto de