174 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 3. Luigi da Vittoria, il migliore amico del Palestrina, e suo successore, Annibaie Stabile. Le funzioni in S. Apollinare si distinsero per la loro solennità e per il loro decoro ; la musica stessa fu stimata come la migliore di tutta la città.1 La premura che Gregorio XIII ebbe per il collegio Germanico, cui anche in seguito consacrò la sua particolare benevolenza, • portò frutti copiosi. La sua partecipazione alla restaurazione cattolica nei territori dell’impero Tedesco si manifestò potentissima anche prima che finisse quel secolo. Questa influenza, diffonden-tesi a guisa di onde, fu di tale importanza che nel trattare su le condizioni della Germania noi dovremo parlarne ancora in modo speciale.3 Il rapido fiorire del collegio Germanico4 decise Gregorio a seguire il suggerimento del gesuita Stefano Szàntó e del cardinale Santori ed erigere nel 1578 in Roma pure un collegio per l’Ungheria. Di questo disegno si era già occupato Pio V.3 Gregorio XIII allora concesse al nuovo collegio la chiesa di S. Stefano Rotondo sul Celio e la chiesa dedicata a S. Stefano re posta presso S. Pietro, assieme all’ospizio per pellegrini ungarici, annesso a quella, che non era più usato.6 Poiché il raccogliere ulteriori mezzi per la conservazione di questo istituto non era possibile,7 stabilì Gregorio di dargli solidità e sviluppo con l’unirlo al collegio Germanico, cospicuo per dote, e già ben radicato. Ciò avvenne con bolla datata col 13 aprile 1580, ' in seguito alla quale i due seminari restarono per sempre uniti.9 II 29 marzo 1584 una seconda bolla dava al « Collegium 1 Vedi Steinhuber l2, 125 s., 128 s. blusotti dice nelle sue note (v. Appendice n. 76-80) che il Collegio Germanico era * « uno splendore in Roma di Religione e santi costumi». Archivio Boacompagni in Romia. 2 Ofr. per l’anno 3575 e 1576 i Nitritiliturherichte editi da Sciielliiass V, cvm s. Ibid. stilla necessaria preferenza dei nobili nell’accettazione dei giovani per riguardo alle condizioni della Germania. 3 Vedi più sotto cap. IX. * « Germanorum adolescentium collegium ita auxit et amplificavi [Gregorio XIII], ut hodie sit numerosissimum magno quidem sumptu, sed maiore profectu», dice Guido Ferreki * Vita Gregorn XIII, c. 4, Archivio segreto pontificio. V. App. n. 61-64. ; s Vedi Fraknói in Katholikus Szemte VII, 181 s. 6 Vedi Bull. Rotn. VIII, 250 s. ; Steinhuber I2, 137 s. Szàntó, Historia Seminarli Hwngasnoi scritta nel 1579, in Vat. 6205, Biblioteaa Vaticana. Cfr. Fraknói, Ungami Beziehungen zuni Heiligen Stilili III, Budapest 1903. Sulla partecipazione di Santori v. la sua Autobiografia XII, 364. 7 Gregorio XIII trattò in proposito pili volte con il card. Santori ; v. le sue * Attinenze del 20 novembre e 30 dicembre 1578, Archivio segreto pontificio II, 17. 8 Bull. Rom. Vili, 250 s. Ter l’unione perorò un anonimo ** Memoriale dato a P. Gregorio sopra il collegio degli Ongari in data 15 agosto 1579. Barb. LVI-129, p. 187-191, Biblioteca Vaticana. 9 Cfr. Fontes rcr. Hungaricarum II. 2. Collegium Germanictim et Ilunya-ricttm 1; Matricida ed. A. Veress, Budapest 1917, vili s.