Vertenze politico-religiose con Filippo II. 249 Morone ritornò in Roma il 14 aprile 1576.1 Già alla fine del mese egli partiva per una nuova legazione alla dieta di Regens-burg, dove egli doveva anche negoziare onde guadagnare l’imperatore per una Lega contro i Turchi.2 II papa teneva fermo tuttora in questo disegno, nonostante tutte le disillusioni. Egli concepì nuove speranze, allorché Massimiliano a Regensburg chiese agli Stati in quantità finora inusitata degli aiuti contro i turchi, mentre allo stesso tempo presentavasi un’ ambasceria russa per stringere una Lega cui anche la Santa Sede doveva appartenere. Filippo II, che sinora aveva sempre dato risposte evasive, sembrò ora che volesse cambiar tono. L’occasione era favorevole, poiché in conseguenza della nuova successione al trono di Persia era da attendersi lo scoppio della guerra fra la Turchia e questo regno. Il papa era pronto per un ricco sussidio. Solo il contegno poco favorevole dello zar e dei principi tedeschi, e infine la morte dell'imperatore (12 ottobre 1576) e lo svolgersi degli avvenimenti olandesi fecero di nuovo passare nell’ombra il progetto della Lega.8 Gregorio ne parlò di nuovo allorché in principio del 1577 si sparsero notizie su importanti preparativi dei turchi.4 Si disse allora che Morone o Sforza sarebbero stati inviati in Spagna per una lega contro i Turchi.5 La missione decadde, poiché era già j.¡unta in Roma la notizia di segrete trattative del re cattolico con il Sultano! Gregorio XIII rifiutava di crederlo, avendo egli il 18 febbraio 1576 di nuovo acconsentito a Filippo II la vantaggiosa Cruzada.6 Pure le notizie diventavano ognor più precise.7 Le relazioni del papa con Filippo II addivennero tese non solo I Santobi, Dmrio concisi. XXV, 103. Sull’aiuto che gli prestò in Genova mi gesuita v. Sacchint'k IV, 78 s. Ofr. sull’invio