Portia e l’università di Friburgo. 495 nero ammessi in fretta nel deserto monastero sette religiosi, ed era imminente l’entrata di altri tre. La casa quindi era di nuovo piena, e i(nindi salva; Portia che aveva annunziato la sua visita non venne affatto ammesso.1 Migliori furono le speranze per il convento di Ognissanti. La congregazione dei Canonici di sant’Agostino, cui esso apparteneva, aveva ancora tre religiosi in tre case dell’Ordine, di cui una in Ognissanti. Il convento era vasto, situato bene, solidamente costruito e possedeva mille fiorini di rendita, i quali secondo l’intenzione di Portia potevano venire adibiti per educare i candidati al chiostro; una parte della casa doveva assegnarsi ai religiosi, i quali venissero inviati a studiare a Fri-Imrgo dai loro superiori; sotto la sorveglianza di un dotto, pio e prudente uomo che sicuramente si potrebbe trovare in Friburgo, vivrebbero ivi a spese del loro monastero. Ma a causa del Consiglio di Friburgo, la cui sgarbatezza, durezza e caparbietà è appena credibile, non se ne verrà a capo senza l’arciduca Ferdinando.2 Questi si dichiarò favorevole al progetto.3 Pure in Eoma si decise di attuare nel convento d’Ognissanti delle due sezioni progettate del seminario, solo quella per gli studen ti monastici. 4 Un breve del 20 gennaio 1576 diretto a Portia e Sporeno concesse loro l’autorizzazione di prender possesso del convento d’Ognissanti;5 un secondo,3 inviato in tí copie, nelle quali andava aggiunto l’indirizzo in Friburgo, doveva invitare 6 abbati ad inviare i loro giovani dipendenti a studiarvi. Ma la fondazione del convittò naufragò per la resistenza di questi abbati; già prima l’arciduca Ferdinando e il cardinal vescovo di Costanza, non avevano avuto mai una risposta ogni qualvolta essi avevano loro progettato simili disegni.7 Pure il cardinale di Costanza oramai si mostrò poco favorevole al progetto.8 Poteva sembrare anche odioso per i canonici di S. Agostino, cui appunto si era voluto togliere pure un convento in Augusta, che ora se ne volesse levare uno anche in Friburgo. Ad ogni modo in Eoma non fu fatto alcun passo ulteriore su questa questione, e Portia di buona o di mala voglia dovette abbandonarla. Mentre le trattative su i seminari religiosi erano principalmente in mano di Sporeno, la cura per l’università di Friburgo era posta tutta nelle mani di Portia. Egli volle prescindere da una vera visita dell’università, come troppo odiosa ; si contentò di 1 Portia il 15 ottobre 1575, Nuntiat urberichte V, 210. 2 Ibid. 210 s. 3 Decreto del 5 novembre 1575, ibid. 274 ss. 4 Ibid. 311, n. 3. Breve a Ferdinando II del 21 gennaio 1576, in Theinekì n, 184 a. 5 Nuntiaturberichte V, 433, n. 3. 0 Del 21 gennaio 1576, in Theiner II, 1S5 ; Nuntiat urberichte V, 312. Gli 'tatuti del convitto di Friburgo, dietro deliberazione della congregazione di Germania, 4 gennaio 1576, doveva scriverli il rettore del collegio Germanico.. Schwarz, Zehn Gutachten 113. ' Nuntiaturberichte V, 434. 6 Ibid. 313.