Vita precedente di Ugo Boncompagni.
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in grazia, quantunque il carattere del nuovo papa fosse molto diverso dal suo fare. Nel gennaio 1556, in occasione dell’istituzione della Commissione di riforma, il papa non volle privarsi del consiglio di questo esperto giurista.1 In seguito entrò Ugo Boncompagni nel campo della diplomazia : accompagnò due volte il cardinale Carlo Caraf a in importanti legazioni ; la prima volta nel maggio 1556, quando questi portò il nipote in Francia, quindi nell’autunno dell’anno seguente, nel suo viaggio a Bruxelles alla corte di Filippo II.2 Nel maggio 1558 Boncompagni, che nel frattempo era stato nominato da Paolo IV membro della Segnatura di Grazia, fu chiamato nella commissione che doveva pronunciarsi su la contesa di Ferdinando I. Nel luglio il papa si propose di inviarlo a questo monarcae gli conferì tosto il vescovado di Viesti nell’Italia inferiore.4 Dietro il permesso di Paolo IV restò Boncompagni anche questa volta in Roma, dove alla fine del 1558 ottenne un posto di vicereggente presso il cardinale Alfonso Carafa, eletto da poco reggente della Camera. Egli tenne questo ufficio gratuitamente e con generale soddisfazione.5 Nel gennaio 1559 fu chiamato a far parte del nuovo consiglio di Stato, recentemente istituito." Quando nell’anno 1559 fu imposto l’obbligo della residenza, Boncompagni fu di quei pochi prelati che dovettero restare in Roma, poiché ivi si aveva bisogno dei suoi servigi.7 La porpora parve gli fosse assicurata, quando Paolo IV morì.8
   La catastrofe del Carafa, con cui il Boncompagni era stato in strette relazioni9 avrebbe potuto diventare per lui nefasta. Egli pur tuttavia ne restò illeso, sebbene egli stesso con i suoi modesti mezzi personali aiutasse il cardinale Alfonso Carafa condannato ad una multa di 100,000 scudi.10 In quale alto grado egli possedesse la fiducia di Pio IV, come del cardinale Borromeo, lo dimostra la sua chiamata alla Consulta. Lo stretto contatto con il cardinale nepote che viveva da santo, fu decisivo per la vita interiore ed esterna del Boncompagni. Poiché la sua educazione aveva avuto
    1	Vedi la nostra narrazione. Voi. VI. p. 432.
     2	Vedi ibid. 406, 470. Cfr. Ancel, La question de Siennc, Bruges 1905,. 16 e Nonciat. II, 471 n.
    3	Vedi il nostro racconto. Voi. VI, 543, 544.
    4	Vedi IMekkle II, 324, n.
s Vedi * Memorie di Mgr. Venantio da Camerino e le * Note di Musotti in Archivio Boncompagni loc. cit.; cfr. Ancel, Nonciat. II, 471, annot.
    0	Vedi il nostro voi. VI, 459.
    7	Vedi Ancel, jNonciat. II, 471. Osserv.
*	Vedi l’Avviso di Roma in TJrì>. 1039, p. 62, Biblioteca Vaticana.
    9	È significativo che queste non furon mentovate nel racconto che della sua carriera si ha nella bolla della sua elezione a cardinale ; v. il * documento nell’App. n. 1, Archivio segreto pontificio.
    10	Vedi la * Vita di Gregorio XIII nel Cod, Bari. (Biblioteca Vaticana), il che si raffronta con l'App. n. 61-64.
     Pastor, Storia dei Papi, IX.
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