410 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 8. capitale del Braba'nte, si mostrò straordinariamente difficile;; finalmente il 17 agosto cadde pure essa. Il tempo accordato a riflettere ai protestanti di là per l’accettazione della fede cattolica fu protratto a quattro anni dato il loro grande numero.- Ora cominciò dapertutto il ristabilimento delle chiese cattoli-che, delle quali molte erano state cambiate dai Calvinisti in magazzeni o direttamente in stalle.3 Animati da un nuovo coraggio gli uomini della restaurazione cattolica tornarono al loro compito, interrotto dalla rivoluzione.4 Questo era stato, partieolarment e in principio, al sommo difficile perciò che anche i Cattolici delle pro-vincie del Sud, che ancora erano sotto l’influsso dello spirito di Erasmo, presentavano spesso tale una indifferenza e debolezza che stava in un pungente contrasto con lo zelo e l’attività dei Calvinisti del Nord. Per la maggioranza degli abitanti delle provincie del Sud la fede cattolica era più cosa di un’abitudine materiale che di una viva persuasione. Si aderiva soltanto esteriormente alla religione «come ad un uso fortemente radicato per antica consuetudine».5 Data una tale tiepidezza e indifferenza religiosa, non è da meravigliare che al momento dello scoppiare dei torbidi politici, molti volgessero le spalle all’antica Chiesa, semplicemente per combattere il dominio spagnuolo. Per riguadagnare questi apostati e ridar vita religiosa ai tiepidi, occorrevano grandi sforzi.6 Dopoché colla separazione dal Nord fu rimosso il pericolo di un dominio calvinista per le provincie Vallone, si vide tosto che i danni materiali erano maggiori che quelli morali. La maggioranza del popolo, particolarmente nella campagna, tanto prima che dopo era attaccata all’antica Chiesa.7 Così Gregorio XIII, che anche nel tempo dei torbidi guerreschi nei Paesi Bassi aveva rivolto la 1 Cfr. su ciò il giudizio di Moltke, Oes. Schriften II, 21. 2 Vedi Pikenne IV, 207 (cfr. 259) Hubert 41. 3 Vedi ibid. 485. * Quali impedimenti incontrassero nella loro opera di riforma vescovi esimi come Francesco Sonnius e Guglielmo Lindano, cfr. in Holzvarth II. -• 265 s. ; Katholik 1871, II, 108 s.. 442 s. ; Habets, fjesch. van het Bisdom mond II, Roermond 1S92. La condizione religiosa dei Paesi Bassi, che molti aspetti era veramente dolorosa, la descrivono due memoriali di Lindano del 1578 che Brom desumendoli daU'Archivio segreto pontificio (Nunziat. di mania 91, p. 88 s.) ha pubblicati nella Publieat. de la Soeiété liist. dans le duch> de Limbourg 1892. 5 Vedi Pirenne IV, 171. 6 Un parere: * «Remedia prò instauranda in Belgio religione catholica 111 data di Lovanio 8 settembre 1574, dice: « Accuratior populi in Ade per conew-uatores doctrina cum visitatione ac reformatione cleri ac potissimum cathedra-lium ecclesiarum secundum canones». Archivio di Stato in X a p01 '■ 7 Vedi Pirenne IV, 142 s., 180.