Premure del papa per gli Orientali - Gerarchia americana. 753 sommo entusiasmo la premura di Gregorio per gli orientali.1 Quanto questa fosse grande, lo dimostra anche la fondazione di un collegio in Roma per giovani Armeni.2 Allo stesso tempo del vescovo di Sidone, si era recato in Egitto Ü gesuita Francesco Saffo, per tentare, dietro incarico di Gregorio XIII l’unione dei Copti con Roma, già invano tentata da Pio IV. Le prime trattative le aveva avviate padre Eliano. Saffo ;portò al patriarca dei Copti, Giovanni, una lettera di Gregorio, come pure cento calici per tutte le chiese rese intieramente povere. Alla fine del dicembre 1583, ebbe luogo a Cairo un sinodo, le cui discussioni per un tempo autorizzarono la speranza, che si riuscirebbe a riportare i Copti all’unità ecclesiastica.3 Frattanto al vescovo di Sidone e a P. Leonardo di Sant’Angelo ora riuscito di distaccare il vicario del patriarca caldeo venuto ad Aleppo, dai suoi errori Nestoriani e riconciliarlo con la Chiesa. Le trattative intavolate dagli inviati a Damasco con il patriarca dei Melchiti, furono interrotte, per il minaccioso contegno dei Turchi. Il patriarca greco di Gerusalemme, sul quale le spiegazioni degli inviati fecero grande impressione, avrebbe volentieri rinunziato lo scisma, se non lo avesse impedito il suo contorno.4 6. Gregorio XIII, come il mondo antico, così fece partecipe della stessa premura pastorale anche le terre di recente scoperte al di là dell’Oceano Atlantico. Quanto era stato già fatto per render cristiane le est ese possessioni spagnuole in America, lo dimostra meglio di tutto uno sguardo all’imponente edificio della sua gerarchia, con il cui grandioso ordinamento e con la cui intelligente esecuzione, i papi del secolo XVI si erari dimostrati sagge guide della Chiesa 1 Vedi le * note di Leonardo di iSantangelo loc. cit. 2 Cfr. sopra p. 179. 3 Vedi Santobi, Autobiogr. XIII, 157. Come l’opera ripromettente già iniziata dell’unione dei Copti infine naufragasse di nuovo, Io descrivono le Litt, a">iuae 1854, p. 313 s. Cfr. anche Saoceiinus V, 117 s., 173 s. ; Pichler II, 515. Con quale zelo Gregorio XIII persistesse sull’unione dei Copti risulta dal seguente brano di Santori sulla sua udienza del 5 luglio 1585 : * « De Copliti ; di quello che scriveva il P. Glov. Batt. Romano [Eliano] de Oophti et «inodo ; ('*le perseveri il P. Battista a guadagnarli. Del partito che si propone da Jl; Paolo Mariani, console per 11 Re christ010 in Egitto, di far deponere il pa- triarca de Cophti e far eleggere un altro di quelli, che confessano le verità lattoliche : che facci quello che pare poter fare ». « Audientiae card. Santorii », -U’m. 52, t. 18, Archivio se g r eto pontificio. * Vedi Saochinus V, 172 s. Del resto il patriarca di Gerusalemme inviò Del 1583 dodici giovani per essere istruiti in Roma; v. Wymann nella Zeitschr. '■ schweiz. Kirchengesch. 1919, 116 s. Pastor. Storia dei Papi. XI. 48