12 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo I. seguente con sorpresa di tutto il mondo il nuovo papa era eletto1 La meraviglia fu tanto più grande, inquantochè non difettarono competitori all’altissima dignità, e molti avevano profetizzato un conclave assai lungo.2 Degli aspiranti nessuno era stato così solertemente operoso come il potente cardinale Alessandro Farnese, il più brillante membro del Sacro Collegio. L’esasperata opposizione alle sue aspirazioni, che egli aveva trovato da parte dei Medici e dei loro aderenti,3 gli ostacolò maggiormente questa volta di tentare il possibile onde raggiungere una mèta intensamente bramata. Ma in realtà Cosimo I, nonostante tutte le arti che egli aveva spiegato, come pure il suo figlio cardinale Ferdinando ed il suo segretario Concini, inviato appositamente ad impedire l’elezione del Farnese, a mala pena sarebbero riusciti se non fosse loro giunto un potente aiuto nel re di Spagna. Quanto grande fosse l’influenza di Filippo II nel collegio cardinalizio, si manifestò in una maniera veramente impressionante. Il re aveva dato ordine a Granvella di partire tosto per Roma e di arrestare il Farnese nelle sue aspirazioni. Subito, dopo il suo ingresso in conclave, si portò il Granvella nella cella del Farnese e gli disse con secche parole che Sua Maestà Cattolica desiderava da lui, neH’interesse del mantenimento della pace in Italia, la rinunzia ad ogni ulteriore passo per il conseguimento della tiara. Farnese restò per questa comunicazione interamente meravigliato. 4 Nella piena consapevolezza della inutilità di ogni resistenza, 1 « il conclave fu chiuso alle otto bore di notte il dì 12 maggio et uscì Pontefice alle 22 hore il giorno seguente». (Note di A. Musotti in Archivio Boncompagni in Roma; cfr. App. 76-80). Vedi anche la relazione di Gon-(!olii in Archin fiir osterr. Oesclìichte XOVIII, 617. Su l’elezione di Gregorio XIII cfr. (vedi Ranke, >Papste III», 84*) la relazione in «Conclavi dei Pontefici Romani» p. 1, (166S) 264s. la quale seppure non sia basata su osservazioni personali, pure è proveniente da buone informazioni ; gli estratti dalle relazioni di ambasciatori in Petrucelli 225 s., Wahrmtjnd 93 s. (con le notizie di Arco 268 s.) e particolarmente l’estesa esposizione di Herbe 192-241 basata su lettere inedite in ispecie dell’Archivio di Firenze (cfr. inoltre Palandri 166). Vedi anche * la relazione di A. Zibramonte in data di Roma 10 e 13 maggio 1572 (nella prima discute l'ambasciatore particolarmente le intenzioni dei singoli candidati) e la * Lettera di B. Pia del 16 maggio 1572. Archivio Gonzaga in Mantova. 2 Vedi lettera ili Masio 484. Su i candidati alla tiara cfr. * Informazione (1! Zuniga nelle Corresp. dipi. VI, 711 s. 3 A questi appartiene anche il duca di Savoia, i cui due inviati si adoperarono contro Farnese ; vedi Lettere e monete inedite del sec. xvi ili. p. G. B. Adriani, Torino 1S51, ed inoltre Wì'stenfeed in Gotting. Gel. Anzeigen 1858, I, 686 s. * Cfr. Corresp. dipi. IV, 72S. Che Farnese fu dapprima attonito e confuso, ma che presto si dominò, dice l’anonima * Relazione sul conclave di Gregorio XIII data in Roma il 23 maggio 1572, in Misceli. Arni. 2, t. 15, p. 185 s. Archivio segreto pontificio, la quale è basata su comunicazioni di intervenuti al conclave, conclavisti e cardinali. L’autore opina che con una lunga durata del conclave sarebbe diventato papa Correggio.