Portia e il vescovo Blarer di Basiloa. 497 Parecchi progetti naufragarono; si pensò alla cessione di monasteri deserti o a un forte concorso per parte delle numerose case religiose ancora esistenti.1 Fu progettata ancora una terza soluzione, per la quale anche il rettore e i professori dell’università si pronunciarono in una memoria al Portia :2 si pensò che delle chiese maggiori ciascuna potrebbe staccare una prebenda per l'università. Portia raccomandò questo progetto dei professori al cardinale Morone anche alla dieta di Ratisbona, dove egli insistentemente fece rilevare l’importanza deH’università di Friburgo. Essa sola provvedeva di sacerdoti le diocesi di Costanza, di Basilea e di Strasburgo; come si crede, fu principalmente suo merito se in Svevia, nel lago di Costanza e nel territorio di Basilea, il cattolicismo non vi era sparito.s Alla congregazione Tedesca in Roma sembrò che il progetto fosse di difficile esecuzione.4 Pure ad un cenno di Portia, il rettore e i principali professori inviarono un memoriale al nunzio5 in cui insistevano sulla loro domanda. La supplica andò perduta, solo il 5 settembre 1577 potè Portia, allora nunzio in Colonia, inviarne la rinnovazione a Roma.6' Nel dicembre dello stesso anno la questione uscì dal suo ambiente ; in Roma si pensò che occorresse dapprima chiedere il consenso dell’arciduca Ferdinando, ma Portia si vide nell’impossibilità di potersi mettere da Colonia in relazione con l’arciduca.7 Gli sforzi di Portia a favore dell’università e di un seminario come un vivaio di sacerdoti e di religiosi, servivano in genere al rinnovamento religioso di tutta la Germania del sud-est. Ma naturalmente come nunzio egli cercò di influire anche nelle singole diocesi della zona di Friburgo. Dapprima richiamò la sua attenzione a questo riguardo la diocesi di Basilea. Già da Augusta, prima che egli si mettesse in viaggio per il luogo della sua nuova nunziatura, Portia in una lettera a Roma8 aveva accennato alla morte del vescovo di Basilea, Melchiorre von Lichtenfels. A questa notizia, ricevè tosto un Breve,9 che raccomandava seriamente ai canonici di Basilea i loro doveri nella prossima elezione. Accompagnato da una lettera dell’arciduca Ferdinando, doveva Sporeno, ovvero il nunzio stesso, qualora non venisse trattenuto dall’elezione del vescovo di Augusta, recarsi sul lu°go, per impedire la nomina di un uomo incapace.10 1 ' edi il memoriale (li Portia del 19 ottobre 1575, ibid. 224. 2 Del 5 marzo 1576, in Theiner II, 185 s. 3 Nuntiaturberichte V, 481 s. 4 Protocollo del 29 maggio 1576, in Schwarz, Zehn Outachten 116. 5 Dell’8 agosto 1576. in Theiner II, 186; Nuntiaturberichte V, 495. 6 Nuntiaturberichte I, 161. Cfr. Shreiber II, 138, 308. Nuntiaturberichte I, 206, cfr. V, 520 n. 2. 8 Del 12 giugno 1575, ibid. V, 40. 9 Del 2 luglio 1575, ibid. 60 n. Reinhardt-Steffens 60. Nuntiaturberichte V, 60 s. Pastor, storia dei Papi. IX. 32