Visita di Ninguarda ai convènti della Boemia. 473 ,11 quello (li Brünn, Ninguarda la rimandò al suo ritorno.1 Andie ad Olinil!dove, nonostante la siiti fretta, egli dovette attendere per 15 giorni un impiegato imperiale per trattare su la questione dei religiosi, il conventi' dei Predicatori era quasi intieramente finito; sul priore italiano ilei (ine monaci ancora restati vennero mosse molte accuse. 2 Ninguarda !o si •■litui con un tedesco, il quale più tardi menò ugualmente una vita puri edificante.3 Egli accettò anche due novizi. Nel convento delle Domenicane ili Olmtttz rese più rigorosa la clausura. 4 A Praga le condizioni non erano affatto migliori. Il priore dei Domenici! ii arrestato, per cui il visitatore aveva affrettato il suo viaggio, era fuggito dal carcere. L’unico abitante del convento era un novizio con due altri confratelli dell’Ordine che Ninguarda stesso aveva da poco tempo chiamato per lettera. Presso i Minori Conventuali come presso gli Agostiniani, egli vi trovò in ognuno, solo due religiosi che vivevano scandalosamente; i due Francescani poi li dovette far mettere in carcere. Ninguarda fece ciò che si poteva fare in tali circostanze; egli dette ai Domenicani un nuovo priore, ai Francescani un nuovo provinciale e un ni " , guardiano; il superiore degli Agostiniani, che per iscritto promise di correggersi, costretto dalla necessità dovette lasciarlo nel suo ufficio. .Vegli altri conventi egli insistette particolarmente sull’osservanza della clan.-,ura. Dei suoi propri confratelli naturalmente se ne interessò anche più in particolare; egli sistemò le condizioni giuridiche, ottenne dal go-ven. i la restituzione dei beni del monastero, che a causa della fuga del pric ;o erano stati sequestrati, ed aumentò le entrate cotanto ristrette.0 Alla fine del luglio Ninguarda cominciò a prendere informazioni più esatte sulle condizioni degli Ordini religiosi del restante della Boemia per mezzo di più viaggi. In prima egli si rivolse verso l'est, a Pilsen, Mies, Pniow, Eger. Quindi, partendo sempre da Praga, volse il viaggio al nord, dove Leitmeritz, Gablonz, Melnik, furano la sua meta.6 Ma in Roma si cominciò a temere che l'instancabile Domenicano, che era il braccio destro della Santa Sede per la riforma dei monasteri di Germania, potesse soggiacere al peso impostogli. Un breve pontificio quindi permise a lui che per quelle case religiose ove egli non potesse giungere personalmente che con difficoltà, si scegliesse uno o due rappresentanti.7 Conforme a ciò egli nominò il provinciale dei Conventuali per la visita del convento degli Osservanti a Kaaden nella Boemia, del quale restava più il solo guardiano. Su lo stato dei conventi della Boemia sud, a Bechin, Budweis, Neuhaus, egli si accertò più tardi nel suo viaggio verso la Moravia. 1 ScHELLHASB, Akten I, 87 S. 2 Ibid. I, 88. Ibid. 98, II, 282. 1 Ibid. I, 89. 5 Ibid. 89-91. G Ibid. 91-93. 7 Galli a Ninguarda il 10 luglio 1574, ibid. II, 263; lettera della Congregazione tedesca del 7 luglio, in Schwabz Zehn Gutachten 92.