Progetto del papa di una grande lega antiturca (1583). 267 Venezia ; però ben presto riuscì all’ambasciatore di Francia di suscitare di nuovo nella Signoria le diffidenze su le intenzioni della Spagna. In conseguenza la risposta dei Veneziani fu fredda, e il viaggio di Bologna dovette essere rimandato. Però il papa non rinunziò al suo disegno. Egli sperava di guadagnare sopra-tatto la Polonia e la Spagna. Il 17 agosto il nunzio in Polonia Bolognetti ricevette l’incarico di iniziare in largo stile trattative con Bàthory.1 In Spagna, poiché Taverna nonostante le più ampie profferte2 non aveva ottenuto nulla, fu inviato alla fine di settembre 1583 il precedente nunzio Sega come inviato straordinario per promuovere la guerra alla Turchia come per l'azione contro l’Inghilterra. Sega che nello stesso tempo doveva domandare un efficace concorso di Filippo per abbattere l’apostata Gebardo Truchsess, arcivescovo di Colonia, si mise immediatamente in viaggio. Egli giungeva in Madrid PII ottobre. Una grande disillusione l’attendeva. In riguardo alla faccenda di Colonia ebbe la promessa che ivi presterebbe aiuto Alessandro Farnese, per quanto le permettevano le condizioni dei Paesi Bassi. Sul conto di una lega antiturca con Venezia gli furono date promesse per l’avvenire. Filippo non volle sapere di mandare uno speciale inviato munito di ampi poteri ; 1 Ofr. Sctimolka, Project d'une ligue cantre Ics Turca en 1583, nell’Anseiger iter Krakauer Akad. 1890, SO ss. e Bokatinkky. St. Batory i pian Ligi 288 ss. Sul viaggio bolognese, in ottobre si disse in Roma che il papa voleva andarvi ixr sedare ila questione delle acque con Ferrara ; v. * Avviso di Roma del 22 ottobre 1583, TJrb. 1051, p. 444. Biblioteca Vaticana; cfr. le «relazioni (li Fr. Sporeno del 28 ottobre e 5 novembre 1583. Archivio della Luogo-tenenza in Innsbruck. Un * Avviso del 29 ottobre partecipa, che per questo viaggio non bastavano 120.000 scudi. Il 2 novembre avverte un * Avviso che Gregorio abbia appunto comandato di riparare le strade per Bologna ; tutta Roma disapprovava che il papa si volesse allontanare di là ; TJrb. 1051, p. 448, 438, Biblioteca Vaticana. Il 9 novembre il viaggio sembrava abbandonato (ibid. p. 468). Ma il 23 novembre Gregorio XIII disse di nuovo ch’egli nei primi del 1584 avrebbe intrapreso di viaggio e che al più tardi il 20 maggio avrebbe voluto essere nella sua patria. Insieme si vociferò che ivi sarebbe stata conclusa una lega difensiva con Venezia (Ibid. p. 490). Un * Avviso del 3 dicembre h>83 annunzia : « Il Papa non disse altro alli Conservatori di Roma che lo supplicarono ¡1 non voler partire di questa città per parte di tutto il suo popolo, solo che era sforzato doppo tant'anni del suo pontificato il visitar’ il stato di s. Chiesa promettendo loro il presto suo ritorno, et che intanto de gli ordini et governi, che lasciarà à Romani, staranno molto allegri et sodisfatti » (ibid. 503). Come comunicano gli * Avvisi del 1584, la curia fu ancora lungamente tenuta in ansietà per il disegno del viaggio (TJrb. 1052). Cfr. anche v. Bezold Iocj cit. 365 e le * relazioni di Sporeno dell’8 e 14 gennaio, 18 febbraio, 3, 10 e 24 marzo 1584, Archivio della Luoigotenenza in Innsbruck. Il 26 settembre 1584 un * Avviso di Roma comunicava che il papa non voleva che si Parlasse più del viaggio. TJrb. 1052, p. 380, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi Kretzschmar 98 s.