772 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 12. Campagna, particolarmente di quella di Campo Morto.1 Gregorio ordinò l’esecuzione del progetto anche per favorire la coltura del grano nei dintorni di Roma.2 Colmo di conseguenze fu che i nobili latifondisti, che godevano dei più ampi diritti, offrissero pronto scampo ai malfattori banditi e permettessero loro di organizzarsi in bande regolari. Tra le due parti, esisteva per così dire una mutua assicurazione; il rifugio che i Baroni assicuravano ai banditi nei loro castelli, assicurava ai colpevoli piena impunità; i Baroni al contrario chiamavano in Roma i loro protetti, qualora essi venissero a contesa fra di loro o con il governo.3 Come il suo predecessore, così anche Gregorio XIII prese molto a cuore, il mantenimento della quiete e della sicurezza del suo Stato. Nei primi anni del suo governo a questo riguardo egli ebbe da registrare risultati innegabili. Si dimostrò particolarmente salutare un decreto del Papa pubblicato il 24 settembre 1573 che sopprimeva l’immunità pretesa dagli inviati stranieri, dai Cardinali e dai Grandi di Roma, che aveva portato a cattivi abusi e che in molti casi impediva l’esecuzione della giustizia.4 Già nel dicembre viene comunicato, come con risultato adesso si possa far ricerca dei banditi presso Paolo Giordano Orsini e presso l’ambasciatore di Francia.5 Non meno importanti furono i severi editti del 1573 e 1574 contro il porto d’armi pericolose.6 Lo stato di sicurezza migliorò non solo in Roma, ma anche nei dintorni. Solo isoiati avvenivano ancora gli assassini, particolarmente presso Ardea e Velletri, dove il territorio fino a tempi recentissimi ha favorito la presenza dei banditi.7 Ma le condizioni diventarono 1 Vedi il memoriale sull’« estirpazione de’ banditi », nel Cod, Bari). £17-29, p. 93. Biblioteca Vaticana. 2 II passo, che qui si riferisce, comunicato da Ranke, Papste III«, 171, grò da lungo era stampato in Li tesori della corte Romana, Brusselle 1672, 109. FI« volte si è opinato (cfr. I. M. Lancisii Diss. de nutivis deque adventitiis Romani coeli qualitatiius 19; Keìssler, Reisen I, 625), se Gregorio XIII non abbia con ciò favorito la diffusione della malaria. Ma ciò è stato giustamente negato: V- 1 omassetti Campagna I, 170 ed indipendentemente da lui anche Hirsch. Handbuch dcr hist.-geogr. Pathologie 12, iStuttgart 1881, 207 n. 2. 3 Vedi Hubner loc. cit. * Vedi Theiner I, 202 s. Cfr. la * relazione di Bernerio del 3 ottobre 1573. Archivio di Stato in Vienna. s Tedi * Avviso di Roma del 19 dicembre 1573, ibid. e Vedi oltre la * relazione di Bernerio del 4 luglio 1573 (Archivio di Stato in Vienna) gli * Avvisi di Roma del 4 luglio e 26 settembre 1573 e del 14 agosto 1574, Urb. 10J,3, p. 259, 309, 10 M, P. 220, Biblioteca Vaticana. 1 7 * « Questi giorni sono comparsi nella Campagna di Roma molti furl'i assassini che si crede che siano di quei soldati italiani ultimamente lieentiati in Calabria, li quali hanno cominciato a porse nella strada et assassinare et venendo il Sr Cardie di Vercelli da Ardea a pigliare un poco d’aere gli ^1 r una bella paura, et al mio casale m’hanno fatto molto danno » dicesi in UB‘j * lettera di Odescalchi dell’ultimo di febbraio 1573. Lo stesso * partecipa 1