14 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo I. levò specialmente Bonelli, fu rimossa per gli sforzi dei cardinali Cesi, Marco Sittich, Sermoneta e Galli.1 Una mezz’ora più tardi, a sei ore di sera, l’elezione del Boncompagni era avvenuta.2 Nel mentre questi nello scrutinio dava il suo voto al cardinale Gran-velia, fece comprendere con uguale delicatezza ed intelligenza a chi egli dovesse principalmente la sua elezione.3 In ricordo del fatto, che un giorno era stata data a lui la porpora nella festa di S. Gregorio Magno, Boncompagni si nominò Gregorio XIII. A sua divisa prese egli le parole : « Fortifica, o Signore, ciò che tu hai in noi operato» («Confirma hoc, Deus, quod operatus es in nobis »). I romani salutarono l’innalzamento del cardinale Boncompagni, principalmente perchè non era stato eletto nè un religioso, nè un austero «Teatino», come i più avevano temuto.4 II carattere buono del nuovo papa confermò la corte nell’opinione, che l’eletto si sarebbe mostrato, come fu detto con un espressivo giuoco di parole, un BUON compagno 5 Gli ambasciatori basavano le liete previsioni sul fatto che Gregorio XIII aveva vissuto così a lungo alla curia da esser passato per tutti i gradi delle cariche sino a raggiungere una profonda conoscenza giuridica.0 Infatti tutta la vita trascorsa del nuovo papa era stata consacrata alle scienze giuridiche ed al governo. Egli traeva l’origine da una famiglia bolognese, secondo la tradizione, oriunda dell’Umbria, 7 e che apparteneva al « mezzo ceto ».8 Suo padre, Cristoforo, 1 Vedi Herre 235 s. Sulla partecipazione di Sermoneta vedi Carinci, Lettere di 0. Gaetani, Roma il870, 149 s. 2 Vedi le «Memorie del card, di Como, Cod. D. 5, p. 68, Archivio Boncompagni in Roma. Cfr. App. tu. 71-75. 3 Vedi Gorresp. de Granvelle IV, 224. * « Questo popolo di Roma sta molto allegro poiché non hanno fatto papa ne frate ne chietino come si dubitava ». Relazione di Cusano, Roma 13 maggio 1572, Arcihivio di Stato in Vienna. 5 Vedi la * relazione di B. Pia in data di Roma 16 maggio 1572, in cui è detto: « S. \Stà fa gratia ad ognuno et non nega cosa alcuna (Archivio Gonzaga in Mantova). Sul giuoco di parole v. App. n. 14 la «relazione del 1574, Biblioteca ¡Corsini in Roma. e Cfr. la «relazione di Arco del 13 maggio 1572, Archivio di Stato in Vienna e la «lettera di B. Pia a Camillo Luzzara in data di Roma 14 maggio 1572, Archiyio Gonzaga in Mantova. Su l’incoronazione e il possesso di Gregorio XIII cfr. Gattictjs 393 s. Fra gli inviati iper prestar ubbidienza si trovava una poeta celebre ; v. E. Gazzera, Storia di un'ambasciata e di una orazione di Battista Guarini (1572), Modena 1919. 7 Cfr. Litta, fase. 53. In Visso, presso Norcia, mostrasi ancora l’albero genealogico della famiglia. s La storia dei Boncompagni come quella di altre famiglie bolognesi e romane ¡fu irreparabilmente falsata dal medico romano Alfonso Ceccarelli. Avendo egli falsificato anche un fedecommisso, gli fu fatto il processo che terminò nel 1583 con il suo supplizio. Vedi Riegel in Mitteilungen des Oesterr. Inst. XV, 193 s. Cfr. idem XXIII 275 s. Archiv für ältere deutsche Gesell N. F.