Rinnovazione morale di Roma. 155 , ita, che nell’anno santo poterono vedersi nella Roma, penetrata dello spirito di san Filippo. Negli angoli si vedono le quattro primarie basiliche con schiere di pellegrini accorsi da ogni parte, nel mezzo l’immagine allegorica di « Roma Santa » : il calice col-l’Ostia santa nella destra, con i piedi essa calpesta i segni del vinto paganesimo. Dodici vignette circondano questa figura; ciascuna descrive un’opera particolare di carità spirituale o corporale. Così sono raffigurate e spiegate con un’iscrizione: la predica, la preghiera, la penitenza, il digiuno, l’elemosina, il' conforto degli afflitti, la lavanda dei piedi, l’istruzione cristiana, la liberazione dei prigionieri, la visita agl’infermi, l’assistenza ai pellegrini, il nutrimento dei poveri. La cornice che abbraccia queste figure è un fiume in sette rami che zampilla dallo Spirito Santo su cui elevasi Dio Padre. Come iscrizione nel fiume si leggono le parole bibliche: «La corrente del fiume rallegra la città di Dio: l’Altissimo ha santificato la sua dimora».1 Il cristianesimo vivente che la città dei papi annunziò nell'anno santo,2 fu premiato con questo, che Roma restò immune dalla peste che nel 1575 visitò la più gran parte d’Italia.3 Durante questa dura tribolazione che si ripetè nell’anno seguente, li uomini delia riforma cattolica dettero dapertutto la miglior prova. Con i vescovi, come Agostino Valier di Verona, Nicolò Sfon-drato di Cremona, Ippolito Rossi di Pavia rivaleggiarono i nuovi antichi Ordini religiosi negli esercizi della misericordia cristiana ; nche qui, avanti tutti, risplendette come eroe della cristiana carità Carlo Borromeo. 4 6. Un anno dopo il giubileo il grande canonista spagnuolo Marino Azpilcueta“ sentenziava che fra tutte le città che egli aveva visto in Spagna, in Francia e in Italia, Roma più di tutte dava 1 Sala 45, 5. Una riproduzione molto impiccolita del foglio, di cui un esemplare è nel British Museum a Londra, in Thurston 201. Il contrapposto lo costituisce la volgare caricatura di un « artista » protestante, sul quale più in particolare vedi Janssen-Pastor VI 43-44. 2 Nella estensione del giubileo nell'anno seguente si mostrò, particolarmente Cremona In una fulgida luce il cambiamento in meglio avvenuto per opera della riforma cattolica ; v. * Historia anni ivMlaei Cremonne eelehr. 1Ó76, Ardi. S. Angelo. Arni. 5, caps. 3. n. 16, Archivio segreto pontii|iieio. 3 Vedi Massi 140. Phot in Ateneo Veneto XXIII, 1, (1903), comunica dei versi sulla peste del 1575. 4 Vedi App. n. S7. 5 « Comment. de datis et promissis, sunrni. 3 » : Opera II, Col. Agripp. 1616, 191. Azpileueta morì il 21 giugno 1586 ; il suo sepolcro con il semibusto in S. Antonio -de’ Portoghesi in Boma ; v. Orbaan, Sixtine Rome, ,London 1910, 200.