434 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 9. principio del 1571, pochi anni dopo che in Baviera era stata ac cettata la concessione del calice fatta da Pio IV, essa era di nuovo andata in disuso e il calice ai laici del tutto proibito.1 Dal 1564 si cominciò a por mano energicamente all’istruzione religiosa del popolo per mezzo di missioni: chi non si voleva persuadere, doveva espatriare.2 Una nuova ed importante disposizione religiosa del 30 settembre 1569,3 cercava di ostruire le due principali cause, donde anche in Baviera era derivata la divisione religiosa, col sottoporre a sorveglianza le scuole inferiori e la stampa. Fu annunziata una visita in tutta quanta la regione, e gli impiegati, i mercati e le città come in generale tutti i sudditi minacciati di severe pene se non si conformassero agli ordini. Il 5 gennaio 1570 fu istituito «un consiglio ecclesiastico» composto di ecclesiastici e laici quali ufficio permanente di sorveglianza, che dovesse vigilare sull’esecuzione delle leggi religiose.4 Già nel 1571 la vittoria dell’antica dottrina poteva considerarsi come decisa.5 Dei nobili protestanti, scriveva allora il duca, solo il timore dei giudizi del mondo trattiene alcuni da una manifesta professione del cattolieismo.6 Che anche fra i dotti ed i ricchi e nelle più grandi città, alcuni considerassero come questione di onore il non persuadersi si facilmente è cosa che si comprende da sè. Il 14 decembre 1570 il Consìglio di Monaco esponeva al duca che negli ultimi anni l’emigrazione di ricche persone aveva procurato una diminuzione alle tasse comunali di 100.000 fiorini e che vi erano da temere altre emigrazioni.1 Ma Alberto V non si lasciò influenzare da questo; le perdite momentanee, pensava egli, verranno compensate col tempo ; gente « il cui 1 Riezleb IV, 550. Knöpfleb 213. Ibid. una descrizione della confusione dommatica favorita con le concessioni. Cfr. gli atti della visita del 1558 e l->>' presso Hoi.i.weck in Hist.-polit. Blätter CXIV (1894), 728 s., 737. 2 Riezleb IV, 542 s. s Ibid. 546. * Ibid. 559. Aretin, Maximilian /, 162s. Canisio già il 29 aprile 1-^ aveva raccomandato al duca l’istituzione di un tale consiglio misto, ma avvertito di non trascendere i confini della giurisdizione civile ed ecclr^n^1 CaniHi Epist. Il, 268 ss. 5 Riezleb IV, 552. Secondo « der Priester Verzeichnis » 20000 i inu^'ilil rono al calice (Abetin loc. cit. 160). A Wasserburg nel 1569 lo domain . ^ ancora 250 persone, nel 1571 solo più pochi (ibid.). A Landshut esso t ^ lasciato senza difficoltà (Knöpfler 216). Un unico esempio di <(0S tu'tj arroganza e volgarità » l’offri Traunstein, dove i cittadini non i-ul0I’t ammettere nè ad una nè ad ambedue le specie. (Aretin loc. cit. (riguardosa) trattazione di Apiano cfr. ibid. 1(J3 s. Riezleb IV, 551. s Goetz, Beiträge V, n. 598. allo 7 Ibid. n. 550 Knöpfler 218. Simili lagnanze sul danno provenan stato per le emigrazioni violente si ebbero alla dieta regionale del lo > • Riezleb IV, 544.